I vicentini Social Surplus possono essere segnalati quale band discretamente originale, forti di una proposta musicale fresca e attuale, nonché di una produzione di ottimo livello.
Nella loro opera prima Hopera, strutturata su 10 pezzi per poco più di 35 minuti, i cinque musicisti propongono un metalcore lineare caratterizzato, in primo luogo, da un cantato in cui si alterna in maniera credibile scream e voce limpida. Inoltre, e soprattutto, essi innestano nella loro musica chiare influenze punk (“Magenta Thoughts”) e, talvolta, sebbene più raramente, hard rock (“My Awful Vision”). Infine, in alcuni brani sono spesso esibite inclinazioni melodiche, quasi sempre arpeggiate (“No One’s Guilt” e “Silicon Key Vs. Chocolate Door”). Tutto ciò dona al gruppo una certa caratteristica di eterogeneità, peraltro esaltata da una contenuta propensione al cambio della melodia portante (“The Anger Of The Poet”). L’ottimo giudizio sopra espresso non deve stupire se è vero, come è vero, che la band è risultata vincitrice del concorso “The Battle of the Bands”, a Copenhagen, che le ha permesso, unica band italiana, di partecipare al “Taste of Chaos” (altrimenti noto come "TOC"), un hardcore tour in vigore dal 2005, giunto oggi alla sesta edizione. 80/100
|
Filippo Cavedon: Voce Anno: 2009 |