"Qundo il gioco si fa duro .... i duri cominciano a giocare" ... così, con queste poche parole potremmo già definire il nuovo disco dei bolognesi Cruel face of Life, intitolato Le False Utopie, onestamente non è che c'è molto di più da dire;
siamo infatti in presenza di un buon disco, interamente posato su di un Metalcore, duro, grezzo, molto più prossimo alla parte Hardcore che a quella strettamente Metal, un suono ruvido e potente, un sound che arriva diretto come un "pugno allo stomaco", colpendo l'ascoltatore un sound che viene brillantemente accompagnato da testi altrettanto diretti, schietti, chiari e sinceri, testi di protesta, testi antagonisti, testi chiaramente e dichiaratamente politici, messaggi che ovviamente si possono condividere o meno, non sta a noi stabilire o entrare nel merito, noi parliamo di musica; ma testi che "attaccano", criticano e denunciano i molteplici mali e le molteplici storture ed indifferenze della società attuale, l'indifferenza delle masse alle problematiche più gravi e di riflesso la facile indulgenza, dei più, al rassicurante e "caldo" controllo dei mass-media, temi spinosi, non sempre semplici da affrontare ma i Cruel Face of Life chiaramente se ne fregano del "politically correct" e urlano a gran voce il loro messaggio ed il loro pensiero. I 12 brani che compongono La False Utopie risultano tutti complessivamente omogenei ma come non citare la profonda "Nessuna Pietà" dedicata all'infanzia violata, l'attacco hardcore di "Anno di Sangue" o la bellissima "L'Impero Colpisce Ancora", un feroce attacco, al mondo della televisione e della pubblicità che rende ottusi i "consumatori"; molto interessanti e spesso illuminanti sono gli inserti di brani di dialoghi cinematografici che fungono da nota introduttiva al brano. Sentenza, Greki, Pietro, Juan e Nico lasciano il segno, sfornando 12 pezzi, come detto, omogenei tra loro, interessanti e sicuramente all'altezza, riff granitici, drumming potente ed una voce, quella di Sentenza che è perfetta per delineare lo scenario musicale ed il messaggio sociale del combo bolognese. Un album direi quindi sicuramente riuscito, un album che complessivamente risulta gradevole sia musicalmente: adeguatamente potente, trascinante e dirompente e sia a livello testuale, condiviso o meno, il messaggio dei Cruel Face of Life risulta chiaro, diretto e preciso, un album quindi sicuramente piacevole da ascoltare. Promossi a pieni voti. 80/100
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Sentenza: Voce Anno: 2007 Sul web: |