Pubblicato in cd nel 1995 dalla tedesca Gorgon (poi ristampato nel 2007, sempre in cd, dalla nostrana My Graveyard Productions), "War Tears", terzo album dei toscani Dark Quarterer, esce oggi per la prima volta in vinile grazie all'interessamento della Night Of The Vinyl Dead.
Va subito detto che il disco è stato ben distribuito e quindi risulta acquistabile a prezzi ragionevoli un po' ovunque, cosa piuttosto rara per una label che tende a non rifornire con regolarità i negozi di dischi attuando una politica tesa alla vendita diretta ma furbescamente centellinata, con l'ovvio e criticabile risultato di far lievitare i prezzi a scapito dell'acquirente finale. Quando uscì, 20 anni fa, fu detto da alcuni che questo lavoro presentava meno connotazioni progressive a favore di un sound più duro, quasi esclusivamente metal. Noi dissentiamo garbatamente: il terzo disco della band è una conferma del particolare stile profuso nei primi due album, rappresentando, ancora una volta, una perfetta commistione tra progressive, hard rock e heavy metal. In tal senso, l'opera testimonia l'immutata creatività del combo toscano, contenendo brani di innegabile spessore, che variano dal cadenzato e caracollante incedere di "Darkness", agli intimismi di “Lady Scolopendra” e "A Prayer For Mother Theresa Of Calcutta", passando per le energie piuttosto dirette di “War Tears”, le cupezze progressive di “Nightmare”, le buone energie settantiane di “Out Of Line”. E' un altro lavoro, questo, da sbattere in faccia a chi crede, bovinamente, che il prog metal sia nato con i Dream Theater, capace di chiarire, in maniera inequivocabile, che l'Italia è fatta anche di campioni e precursori capaci, come pochi altri, di sfornare la bellezza di 7 album mantenendo impregiudicata la qualità compositiva ed esecutiva (l'ultimo di questi, lo abbiamo recensito in temini eccelsi QUI). Il disco, adornato con una nuova copertina che sviluppa in maniera suggestiva simboli e immagini presenti in quella originaria, viene stampato in una tiratura di 400 copie numerate ed è impreziosito da due inserti, uno a doppia faccia contenente testi e credits, l'altro riproducente una lettera con commenti sui brani e, più in generale, sulla band, a firma di un fan scomparso poco dopo l'uscita dell'album. |
Gianni Nepi: voce, basso Anno: 2019 |