Elia Vitarelli, in arte Tōru - noto ai più per la sua militanza nei Fiori di Hiroshima, band pisana di indie rock con vaghe influenze dark - si concede, con questo album, una sortita di stampo squisitamente cantautorale.
Egli, pertanto, si lascia andare a riflessioni di intimistiche, principalmente legate alla gestione di rapporti interpersonali e a quesiti esistenziali, mantenendo un tappeto sonoro e uno stile vocale che omaggiano con particolare attenzione la lezione impartita dai primi Tiromancino. L'approccio discreto, quasi timido, palesato dall'autore - peraltro conservato anche laddove vengono adottate soluzioni orchestrali (come in "A testa bassa" o "Nello spazio") - è il vero punto di forza di questo album, il cui ascolto permette un'interazione quasi rarefatta, come se l'artista bussasse delicatamente alla nostra porta percettiva, entrando sempre in punta di piedi. A voler trovare necessariamente un punto debole, va stigmatizzata la breve durata della fatica discografica: poco più di 30 minuti ripartiti in 10 brani fanno emergere, in alcuni casi, l'adozione di soluzioni troppo repentine, come in "Rimini", "Lady Paranoia" e "Stanza", brani validissimi che, tuttavia, avrebbero meritato maggiori evoluzioni arrangiative. Da ultimo, si segnala il brano “Il vento” ove è perfettamente contestualizzato il noto refrain di "Lullaby", evidentemente saccheggiato con la palese intenzione di omaggiare i Cure, band che, senza dubbio, è incuneata nel DNA artistico del cantante. Band Giulio Beneforti Emma Vitarelli Giovanni Ranuzzi Francesco Magrini Nicola Baronti Simone Sandrucci Giacomo Montanelli Elena Zappolini Andrea Volcan Diana Scaletti tracklist 1. Soli 2. Rimini 3. Lady Paranoia 4. A Testa Bassa 5. Stanza 6. Rebus 7. L'Aquilone 8. Il Vento 9. Nello Spazio 10. Domani
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