Art Over Covers: intervista a Sara Pellucchi

Introduzione
La copertina di un album riveste un’importanza fondamentale nell'espressione artistica di un musicista o di una band giacchè è una dimostrazione d’arte e rappresenta l’artista a livello figurativo.

Per questo motivo Sara Pellucchi ha voluto aprire il sito Art Over Covers (www.artovercovers.com) dedicato esclusivamente a queste alternative rappresentazioni dell'arte figurativa.

L'abbiamo intervistata chiedendole di descrivere la sua iniziativa e i suoi obiettivi.

 


A&B: Ciao Sara. Vuoi presentarti ai nostri lettori?

Sara: Ciao Gianluca! Sono nata non dico quanti anni fa, ma sappiate che sono ancora “ciòvane”! Sono nata e vivo nella provincia di Monza Brianza. Sono diplomata in PACLE Erika e di professione faccio l'impiegata. Dopo il lavoro, inizia la mia seconda parte della giornata, dedicata ai miei animali, alla mia casa, ai miei hobbies ed interessi. Sono sempre stata attirata da tutto ciò che è arte e creatività: ho fatto la dj per un po’ di anni proponendo musica elettronica, ho frequentato una scuola d’arte per diversi anni specializzandomi in arte contemporanea, ho lavorato per due webzine e tuttora dipingo, organizzo mostre, adoro fotografare, leggere, viaggiare per l’Europa; ho inoltre pubblicato un libro illustrato con i miei lavori, ne ho scritto uno tutto mio, sto creando un libro per bambini illustrato, dono il sangue, faccio parte del gruppo amici della natura nella mia zona, trucco bimbi alle feste in fattoria; ed infine, nel 2014 ho deciso di aprire Art Over Covers. Direi che, per ora, come presentazione è sufficiente! Sono una mente pensante a moto perpetuo. Mi piace, cerco di immaginare, di vedere e di inventare, appena posso.

A&B: Come ti è venuta l'idea di aprire blog dedicato alle copertine dei dischi?

Sara: Adorando l’arte figurativa e avendola studiata per molti anni, ho pensato che sarebbe stata un’idea originale parlare delle copertine dei dischi, analizzandone il lato artistico e psicologico. In questo modo, arte e musica si fondono assieme e, anche se all’apparenza sono due forme creative diverse, in realtà vanno all’unisono, creando la presentazione “visiva” di un artista.

A&B: Come è strutturato il blog?

Sara: Ogni dieci giorni vengono pubblicate da parte mia, con la preziosa collaborazione degli amici Antonella Astori (maestro d’arte) e Leonardo Marzorati (giornalista) le copertine più varie, accompagnate da una piccola presentazione tratta dalle informazioni e curiosità prese dal mondo del web, con una propria interpretazione personale. Da Gennaio 2016 è stata introdotta la nuova sezione “Band Names” che parla del significato dei nomi delle band famose ed emergenti.

A&B: Hai delle esperienze pregresse nel campo delle arti figurative?

Sara: Sì! Come ho detto poc'anzi ho frequentato una scuola d’arte serale per quasi dieci anni, specializzando le mie conoscenze nel corso d’arte contemporanea. Da che me lo ricordo, ho sempre amato il disegno e le opere pittoriche. Dal 2009 ho iniziato a dipingere anch’io riscuotendo un discreto successo. Sono molto attiva nelle mostre e nel conoscere artisti nuovi. Cerco sempre di inventare stili nuovi. Per chi volesse dare un’occhiata ai miei quadri e alle mie fotografie ecco il mio sito internet: www.shifter.it

A&B: Torniamo al blog di copertine: è anche una professione o soltanto un hobby?

Sara: Magari fosse una professione! Sarebbe bellissimo. Chissà, forse in futuro! Per ora è solo un hobby che adoro ed è ancora un progetto “cucciolo”, creato da poco tempo, nella speranza che possa espandersi e aumentare il pubblico!

A&B: Quali sono, a tuo avviso, i punti in comune tra la copertina e i video musicali? In fondo, se ci fai caso, entrambi descrivono in maniera diversa, ma sempre figurativamente, un percorso che è esclusivamente sonoro....

Sara: I video mi piacciono e mi incuriosisce molto guardarli! I punti in comune sono senz’altro l’immagine, i colori e l’impatto visivo, con la differenza della dinamicità del movimento. I video secondo me fanno piacere molto di più una canzone. Ricordo il video di “Pink” degli Aerosmith, l’avrò visto cento volte, direi che è molto più interessante della canzone, anche se indubbiamente è un bel pezzo. Se si ascoltasse la canzone da sola risulterebbe più monotona, a mio avviso, il video la fa passare di più. Anche nei video, gli artisti si sbizzarriscono in veri e propri cortometraggi impegnati, abbinati a coreografie e a scenografie… oppure no. Ad esempio, un video che mi piace molto guardare – la cui band trovo sia davvero promettente - è quello di “King” degli Years & Years. Davvero bello, sia per l’abbinamento dei colori, sia per il movimento fluido di tutti i partecipanti. I ballerini secondo me sono stati strabilianti! La canzone in questo modo sembra ancora più bella… anche se non riesco a collegare il significato del testo con quello del video. Capita spesso che video e canzone non c’entrino molto, vero?

A&B: Si, anche troppo spesso, direi.

Sara: Oppure ci sono gruppi che semplicemente girano il video mentre suonano e basta. Non dico che non sia bello, anzi, per le band metal fa evidenziare molto la loro musica con l’espressività dei componenti che suonano, ma se avessi la possibilità di fare un video (e qui torno al discorso delle copertine di impatto), lo girerei più profondo ed elaborato, aggiungendo una parte di mistero che affascinerebbe sempre lo pettatore.

A&B: Il tuo blog è dedicato soltanto alle band famose o anche al mondo sotterraneo?

Sara: Art Over Covers è dedicato a tutte le band e artisti che volessero farmi conoscere la propria copertina! Nessun vincolo: chiunque può inviarmi il proprio lavoro!

A&B: Quali sono, a tuo avviso, le 3 migliori copertine di dischi pubblicati da band o artisti conosciuti?

Sara: Le copertine a cui attribuisco bellezza e un profondo affetto personale sono “A Broken Frame” dei Depeche Mode, “Good Apollo I'm Burning Star IV” dei Coheed And Cambria e… caspita è difficile sceglierne un'altra: dai, dico “Further” dei Chemical Brothers che ho recensito recentemente.

A&B: Quali le peggiori?

Sara: È una domanda che mi fanno spesso ma è difficile rispondere… non giudico le copertine, andrebbe a discapito del mio lavoro. Ci sono cover lavorate e altre più sommarie… Diciamo, come ho già risposto in passato, che non prediligo le copertine pop con le foto di “faccioni” in primo piano, che si ripetono per tutti gli album a seguire: le trovo un po’ banali e povere di emozioni. Se io avessi l’opportunità di fare una copertina di un mio disco, opterei per un disegno o una bella foto artistica!



A&B: Quali quelle efficaci ma per niente allineate alla proposta musicale che si prefiggevano di descrivere?

Sara: Così, su due piedi, mi vengono in mente quelle dei Faith No More. Sono tutti efficacissime, di impatto e discutibili, quindi ottime! Sappiamo tutti che loro sono sempre stati bizzarri e, anche se non sono allineate agli album, va bene così perché esprimono la loro personalità. Una delle prime che ho recensito è “Album Of The Year” . Un’altra che mi sovviene è quella dei Prodigy, “The Fat Of The Land”, totalmente in antitesi con il disco. Ah, già che ci sono, qualcuno mi può spiegare cosa significa il granchio in copertina? È davvero enigmatica!

A&B: Quali, infine, le 3 migliori di band o musicisti underground?

Sara: Che numero riduttivo! Almeno 5 dai…. Dunque a mente calda, mi è rimasta impressa quella dei Man Man “Life Fantastic” (tra l’altro è un’ottima band che consiglio a tutti di ascoltare!). Poi, se si possono definire underground, direi tutte quelle dei KMFDM che seguono fedelmente lo stesso filone e stile da anni. Mi piace questa costanza! La stessa procedura è seguita anche dai Violet Stigmata: molto belle ed eleganti le loro, a mio parere. Adoro anche tutte quelle dei Korn: “Issues” è stata una delle prime che ho recensito. Infine una bellissima è sicuramente quella dei Damned, album “Damned Damned Damned”, che abbiamo già pubblicato: originale e divertente! . Ho sforato di brutto, lo so!

A&B: Ho analizzato attentamente il tuo blog e l'idea mi sembra molto interessante. Mi sembra tutto ottimo, ben strutturato e molto ricco di informazioni. Tuttavia, parlando di copertine di dischi, da amante dei colori quale sono (basta vedere la home page di www.artistsandbands.org/ver2/ per capire come la penso a riguardo), mi aspettavo una home page ricchissima, multicolorata e multiespressiva.

Sara: Ahaha.... Al contrario di te, non sono un'amante dei colori. L’ho fatto in questo modo, il blog, per dare maggiore importanza all’immagine della copertina, in modo che possa “spaccare” lo schermo e mettersi maggiormente in evidenza! Se fosse stato tutto colorato probabilmente ci sarebbe stato il rischio di una distrazione. In questo modo, invece, le immagini escono ancora più vive da questo layout, figurati che mi sono sforzata di mettere le macchie di colore e già mi sembravano troppo colorate! Hai presente durante i concerti di musica classica? I musicisti sono vestiti sempre di nero, questo per non far distogliere l’attenzione del pubblico nei confronti della musica che suonano. Il loro occhio non viene deviato verso l'abito. In questo modo si esalta soltanto la musica. Infine, il nero è il colore più elegante e raffinato…

A&B: Ti capita di essere contattata da parecchie band che ti chiedono di pubblicare e commentare le copertine dei loro dischi?

Sara: Sono soddisfatta dalle richieste che mi arrivano e spero che aumentino sempre di più: siamo qui per questo e “stiamo lavorando per voi!”. Un’artista emergente che si chiama Lacrimas ci contatta costantemente per tutti i suoi nuovi lavori e questo ci fa molto piacere! Ripeto a tutti voi: se fate parte di una band o siete musicisti e pensate di avere una cover accattivante da presentare, scriveteci senza esitazione!

A&B: Qualche nome famoso di gruppi o artisti che vi hanno contattato?

Sara: Sì, i Methedras e gli Imago Mortis

A&B: Ultime parole per i nostri lettori

Sara: Scriveteci, scriveteci e scriveteci! Tutte le band o musicisti possono inviare la propria copertina per vederla pubblicata e fare pubblicità al loro progetto. Basta inviare la propria descrizione spiegando il motivo della scelta. Inoltre, chiunque può consigliarmi qualsiasi cover: siamo in attesa dei suggerimenti da parte dei nostri lettori! E, in questo modo, inviando un testo descrittivo a riguardo, tutti vedranno il proprio nome nella recensione. Per me è importantissima la legittimità e la professionalità ed è giusto che l’autore del testo trovi il proprio nome sul mio sito. Tutto ciò è gratuito: io chiedo al musicista o al lettore, la semplice condivisione del link e l’invito sulla pagina facebook di Art Over Covers www.facebook.com/artovercovers per aumentare i followers.

Come disse Andy Wahrol: «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Beh, da noi dura di più!

Grazie mille Gianluca per il tuo interessamento e per questa bella intervista!


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