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Notte New Trolls
Roma, 13 Febbraio 2017

Roma, 13 Febbraio 2017 - Teatro Brancaccio


Ennesima incarnazione che si materializza all’interno del complesso e variegato universo New Trolls (per chi volesse sviscerare le varie formazioni di detto universo, consiglio la lettura della recente intervista che si trova QUI nella cui introduzione vengono trattate nel dettaglio le molteplici filiazioni del gruppo madre).

Il sestetto comprende l'intero organico del Mito New Trolls (Ricky Belloni, Giorgio Usai, Andrea Cervetto e Alex Polifrone), ai quali si aggiungono Nico Di Palo e Gianni Belleno (provenienti rispettivamente da La Storia New Trolls e dagli Ut New Trolls).
Va precisato che sia Belleno, sia Di Palo avevano già fatto parte del Mito, sebbene in tempi diversi. Si vedano, in tal senso, i titoli "TR3" del 2007, che coinvolge entrambi i musicisti, sebbene mai congiuntamente (talchè Belleno compare nei 6 brani in studio, mentre Di Palo nella più corposa sezione dal vivo) e “Il Mito New Trolls Live” di cinque anni dopo (con soltanto il primo dei due in organico).
Quindi, più che dei New Trolls, Notte NT rappresenta una re-union del solo Mito NT, come peraltro dimostrano le assenze di Maurizio Salvi e Vittorio De Scalzi.
Giacché siamo in tema di precisazioni, bisogna ricordare che già nel 2016 erano stati presentati altri eventi sotto la medesima sigla (Notte New Trolls) nel corso dei quali si erano separatamente esibiti gli organici degli Ut NT e del Mito NT: i primi proponevano il repertorio prog della band ("L'amico della porta accanto", "C'è troppa guerra", "Lying Here", "Improvvisazioni nella sala vuota", "Paolo e Francesca", "La prima goccia bagna il viso"); i secondi quello pop ("Faccia di cane", "Una miniera", "Aldeberan", "Quella carezza della sera" con le sole eccezioni di "Dancing" e "Una notte sul Monte Calvo", brani anch’essi progressivi). Nel finale, i due organici si riunivano sullo stesso palco per l'esecuzione di tre pezzi ("Adagio", “Vivace" e "Le Roi Soleil”).



Orbene, effettuata doverosamente questa precisazione, la serata del 13 febbraio è stata incentrata prevalentemente sul repertorio squisitamente pop della band, pur contraddistinto dalla nota qualità che da sempre tipizza il marchio di fabbrica New Trolls, non fosse altro per l'avvincente polifonia vocale, oggi sublimata dal coinvolgimento di ben cinque vocalist (Di Palo, Belleno, Belloni, Usai, Cervetto). Scaletta e arrangiamenti sono gli stessi già proposti nel citato live del 2012, con alcune piccole e apprezzate differenze: la tracklist è stata arricchita da un suggestivo medley acustico che ha visto proporre alcuni dei più grandi successi del primissimo periodo; gli arrangiamenti, invece, sono stati impreziositi dagli interventi vocali di Di Palo, assente, come detto, in quella fatica discografica.
Una manciata di pezzi squisitamente progressivi non hanno mancato di far gioire coloro che, come chi scrive, apprezzano maggiormente lo specifico genere musicale: "Una notte sul Monte Calvo", “Allegro” (dal Concerto Grosso n. 2), “Adagio (Shadows)” e “Vivace” (dal Concerto Grosso n. 1), nonché  "Le Roi Soleil” e "Dancing", brani, gli ultimi due, che valsero alla band il meritatissimo titolo di “Queen italiani” (la prima delle due canzoni fu definita la "Bohemian Raphsody" italiana). 
La citata egemonia pop è stata messa in pericolo anche dall’impegno profuso dai due batteristi, assieme sul palco in almeno la metà dei brani, entrambi impegnati a fornire una ritmica complessa ma sempre perfettamente sincronizzata, culminata, come si vivesse ancora nei tumultuosi anni ’70, con uno spettacolare doppio assolo di batteria, perfetto connubio tra qualità ritmica e magnificenza scenica, talché i due sono arrivati a percuotere cose diverse dalle consuete pelli, ivi comprendendo il telaio delle rispettive batterie, le aste dei microfoni, gli amplificatori spia e quant’altro trovato nei paraggi, finanche il nudo suolo del palco.
Questo eclettismo dei due batteristi, peraltro, ha coinvolto anche la loro capacità di suonare più strumenti giacchè entrambi, in diversi momenti del concerto, hanno imbracciato il basso mentre Belleno, in un brano, si è addirittura posizionato dietro le tastiere.

In conclusione, vanno segnalati i due momenti più emozionanti della serata: il primo, allorquando è stata eseguita "Una miniera”, canzone che la band ha voluto dedicare all’autore del magnifico testo, Giorgio D’Adamo, prematuramente scomparso una manciata di anni fa. E che tale dedica sia stata effettuata da Ricky Belloni, assume un significato tutto particolare: i due, infatti, furono protagonisti di una accesa e aspra querelle su internet (ben documentata nella nota n. 6 dell’intervista sopra linkata) che, tra parole grosse e prese di distanze, li vide tristemente radicati su posizioni diverse e granitiche circa l’uso del moniker originario. Oggi Belloni sottolinea l’amicizia che lo legava al bassista, tratteggiandolo in termini altamente positivi, con voce quasi spezzata dalla commozione. Un gesto importante, indubbiamente, che fa riflettere non poco sulla irrisorietà dei litigi quotidiani, a prescindere dalla materia del contendere.



Infine, e soprattutto, nel corso dell’esecuzione di uno dei brani terminali del concerto, Nico Di Palo ha raggiunto da solo il centro del palco. Vederlo avanzare, pur arrancando vistosamente, animato da quella ferrea volontà che soltanto le persone speciali sanno manifestare nei momenti di difficoltà, è stata una vera e propria iniezione adrenalinica per tutti i presenti: stima profonda e grandissimo senso di ammirazione per un uomo che ha scelto di vivere la vita in maniera generosa, nonostante la vita non sia stata con lui altrettanto generosa. Alex Zanardi ha detto: “Quando mi sono svegliato senza gambe, ho guardato la metà che era rimasta, non quella che era andata persa”. Nico Di Palo è di quella stessa scuola: “se sono ridotto in questo stato”, si è rivolto al pubblico, “è per colpa di un ubriaco alla guida di un camion. Divertitevi sempre ma, se bevete, non guidate, perché rischiate di fare del male al prossimo. Se io sono qua, su questo palco, nonostante tutto, è grazie a voi”.
Grazie a te, Nico, per la bella lezione di vita che ci trasmetti ogni volta che sali sul palco (riuscirò, prima o poi, ad incontrarti di persona e ad abbracciarti con rinnovato rispetto e sincera commozione interiore).

 


Nico Di Palo: voce, tastiere
Gianni Belleno: voce, batteria, basso, tastiere
Ricky Belloni: voce, chitarra
Giorgio Usai: voce, tastiere
Andrea Cervetto: voce, basso, chitarra
Alex Polifrone: voce, batteria, basso

Data: 13/02/2017
Luogo: Roma - Teatro Brancaccio
Genere: Progressive Rock

 

 

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