Nati nel 2013 dall'incontro del cantautore Francesco Cremisini (autore di un ep e un disco che hanno riscontrato un certo riscontro in America Latina) con il gruppo “Dogs In The Garage” (forti di un ep alternative rock cantato in lingua inglese), i romani Neodimio esordiscono con Urla dentro, un album che – nonostante una copertina di un minimalismo imbarazzante – risulta abilmente congegnato e ben suonato. Letta la breve biografia che accompagna l'uscita dell'opera, va detto che il richiamo ai Foo Fighters ci sembra azzeccato, ancorchè un tantino pretenzioso, mentre sono completamente assenti le asserite ascendente esercitate dallo stoner rock dei Queens Of The Stone Age e dal rock blues americano anni ‘70 dei Creedence Clearwater Revival.Tuttavia, questa poco azzeccata presentazione non deve pregiudicare la validità di una proposta musicale interessante e avvincente. Più duri de Le Vibrazioni, più accattivanti dei Negrita, più approcciabili dei Mistonocivo (band nostrana di elevato spessore che purtroppo non ha ricevuto riscontri proporzionati al livello artistico profferto. - ve ne abbiamo parlato qui), i Neodimio presentano un'opera in cui viene manifestata la giusta commistione tra senso di ribellione e melodia italiana senza che la proposta risulti mai prevedibile o scontata. L'orchestrazione ridotta ai tre fondamentali strumenti del rock non deve essere interpretata in termini riduttivi, giacchè tende, per contro, alla valorizzazione di musiche e cantato, sempre seducenti, mai scontati. La cover di “Luce”, firmata da Elisa, appare ben rivisitata sebbene presenti un arrangiamento cupo che mal si contempera con la stimolante solarità aggressiva di brani come “Impossibile”, “La mia Strada” e “Il Frammento” (senza dubbio gli episodi più riusciti dell'intero lavoro, potenziali hit se solo al gruppo venisse data una visibilità adeguata) o con la seducente schiettezza di “Cuore infranto” e “Senza parole”, questi sì, molto orientati al sound della band di Dave Grohl. Un gruppo del genere, estrapolato dal contesto underground di cui oggi fa necessariamente parte ed inserito in compagini mediatiche come X Factor o come Amici, otterrebbe certamente diversi e più estesi successi commerciali. Voto: 80/100 |
Francesco Cremisini: voce e chitarra
|