Dopo il successo della passata stagione, torna "Gagmen", una collezione di gag goliardiche ed irriverenti portate con efficacia sul palco dal duo Lillo & Greg grazie anche all'aiuto di tre "spalle" fondamentali quali Vania Della Bidia, Marco Fiorini e il musicista Attilio Di Giovanni.
Cavalli di battaglia già proposti in passato si alternano a sketches totalmente inediti in cui la parodia non si limita a colpire soltanto i supereroi fumettistici poi transitati sul set cinematografico, come farebbe intendere la locandina dell'evento, ma interessa anche format televisivi di successo e scene di vita strappate al quotidiano. E' sempre estremamente efficace, e non serve neanche precisarlo, la capacità del duo di parodiare, estremizzandoli, vizi e virtù degli italiani, in particolare dei romani. In tal senso, è a dir poco esemplare l'incontro tra lo spacciatore romano e il gentleman inglese che cerca di penetrare i meandri etimologici dello stratificato dialetto capitolino.Un problema di natura tecnica, inoltre, rappresenta l'occasione per Lillo di evdenziarsi quale insuperabile mattatore, talmente efficace, nei suoi interventi improvvissati, da indurre lo spettatore a considerare l'inatteso imprevisto quale parte integrante del copione.Quando si parla di Lillo & Greg la risata è garantita e raramente si esprimono riserve. Tuttavia, a mio modesto avviso, il duo dà il meglio di sé quando, a teatro, si cimenta con la commedia. In "Marchette in Trincea", ad esempio (QUI la recensione sempre a mia firma), tempi e ritmi erano perfettamente incastrati in un contesto recitativo dalla trama a dir poco impeccabile. Gli innumerevoli ma brevi siparietti che caratterizzano la rappresentazione qui recensita, per contro, paiono perfetti per la televisione, che non tollera dilatazioni temporali, mentre comprimono eccessivamente le doti del duo e dei suoi collaboratori che, quindi, paiono patire l'assenza di un tema trainante. Soccorre, in tal senso, proprio l'operato di uno dei comprimari, Attilio Di Giovanni: i suoi divertentissimi interventi, pur concisi, di fatto assumono piena validità se valutati globalmente. Infatti, una veduta contestualizzata dei siparietti che lo vedono quale unico protagonista permette allo spettatore di percepire il senso di una trama virtuale, capace di far cogliere in toto le innumerevoli sfumature che caratterizzano sia i personaggi musicali da egli interpretati (il rasta, il tenore, il Rocket e altri ancora), sia i generi di musica proposti (dal reggae, al pop, passando per la lirica e il synth-pop). Paradossalmente, invece, la gag dello psicologo (in cui l'analista e il paziente si scambiano repentinamente i ruoli), appare troppo dilatata: la trovata c'è ed è molto efficace ma una sua eccessiva reitarazione tende a far disperdere la risata.
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Gagmen
Teatro Olimpico dal 14 al 26 Gen 2020
Lillo & Greg con Vania Della Bidia Attilio Di Giovanni Marco Fiorini
Scene: Andrea Simonetti Regia: Lillo & Greg e Claudio Piccolotto
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