Esce per la prima volta in vinile, con grafica e titolo cambiati del tutto, una fatica discografica edita originariamente nel 1998 soltanto in cd, intitolata "Always Never The Same". Accreditata ai Kansas e alla London Symphony Orchestra, all'epoca era passata quasi inosservata, verosimilmente a causa del coinvolgimento di label se non indipendenti, quantomeno minori (la Victor per il mercato giapponese, la Edsel Records per quello europeo, la River North Records per gli USA e la Aquarius per altre compagini asiatiche). Il vecchio titolo sarebbe stato più indicato, rispetto a quello odierno, "The Symphonic Adventure", giacché in grado di sintetizzare perfettamente il valore di questa iniziativa che vede band e orchestra perfettamente osmotiche e capaci di far letteralmente rinnovare ex novo i principali brani del repertorio, ai quali si aggiunge "Eleanor Rigby", cover dei Beatles, non meno efficace delle altre. Chi scrive è generalmente contrario a queste commistioni ove, nella maggior dei casi, l'orchestra è relegata a svolgere un ruolo di accompagnamento, semplice gregaria di una band che viaggerebbe efficacemente anche in termini autonomi (a titolo di esempio, è il caso di richiamare il deludentissimo "Genesis Revisited Band & Orchestra: Live At The Royal Festival Hall" di Steve Hackett). Tuttavia, nel caso di specie, il discorso è ben diverso: un'orchestra prestigiosissima emerge da protagonista ponendosi sullo stesso livello dell'organico rock, con arrangiamenti, peraltro, idonei a sublimare in termini eccelsi un repertorio già di suo particolarmente efficace. A rendere più attendibile l'operazione è la formazione coinvolta (che nel 1998 vedeva ancora in organico Steve Walsh), e la scelta degli studi di registrazione (tra gli altri, i prestigiosi Abbey Road Studios di Londra). Unico neo dell'iniziativa, il formato del singolo lp che, pur nell'avvincente novità del vinile colorato con sfumature in bilico tra arancione e marrone, taglia giocoforza 20 minuti di musica tra introduzioni ("Preamble" e "Prelude & Introduction"), e brani veri e propri ("In Your Eyes", "Miracles Out Of Nowhere", "Hold On"). Da ultimo, è il caso di precisare che esistono due versioni di questo disco: la prima è limitata a 1100 copie numerate; la seconda, comunque identica nel colore, viene tratteggiata limited pur non essendo numerata. |
Steve Walsh - vocals, keyboards Anno: 2019 |