L'apporto della compagine nord europea alla causa progressiva è indiscutibile. Senza dover necessariamente citare altri gruppi, evitando quindi di determinare paragoni non sempre azzeccati, basti qui richiamare quanto fatto dai norvegesi Jordsjø. Nati ad Oslo nel 2014 dalla collaborazione tra Håkon Oftung (voce, flauto, chitarra, tastiere) e Kristian Frøland (batteria), vedono nel primo una figura piuttosto vulcanica: oltre ad essere un valido polistrumentista, milita nei Tusmørke (con lo pseudonimo Dauinghorn Av Jordsjø) ed è anche membro aggiunto dei Wobbler (QUI la recensione del loro ultimo lavoro). La band forgia evocativamente il moniker saccheggiando due dei quattro elementi (Jord = Terra; Sjø = Mare), sublimando peraltro la saga fantasy di Ursula Kroeber "Le Guin", dando vita ad un sound che evoca immancabilmente la lezione prog della scena scandinava anni ’90. Il loro debutto, “Jordsjø I”, pubblicato nel 2015, lo dimostra immancabilmente. Misteriosa, evocativa, a tratti grintosa, la loro musica è permeata fino al midollo della cultura nordica: ciò che viene forgiato dal duo, qui esteso a trio grazie alla collaborazione del chitarrista Håkon Knutzen, è una proposta complessa ma sofisticata, nella quale inventiva ed imprevedibile guizzo creativo si alternano ad evocativa morbidezza stilistica, grazie anche alla citazione dosata ma saggia di certa indimenticata scena canterburyana. Purtroppo, l'esordio venne penalizzato da una distribuzione non esemplare: la causa va individuata nella scelta del gruppo di pubblicarlo nell'infelice ed ormai desueto formato della musicassetta. Ciò ha inevitabilmente comportato la quasi totale assenza di notorietà, anche rispetto a gruppi contemporanei e conterranei, primi fra tutti i citati Wobbler. Ma non disperino i collezionisti: tutta la discografia della band, ostinatamente pubblicata in quel formato, è stata recentemente ristampata in vinile: l'ultimo lavoro come singolo LP, mentre il restante materiale (si tratta dello split "Songs From The Northern Wasteland - originariamente pubblicato assieme ai Breidabliki - e dei primi due lavori, due demo, compreso quello qui recensito) sottoforma di lussuoso doppio LP (con la copertina che vedete riprodotta in questa pagina). |
Håkon Oftung: vocals, flute, guitars, keyboards Anno: 2015 tracklist:
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