Home Recensioni Live Bill Evans Vansband Allstars - Roma, Auditorium, 11 novembre 2024

Bill Evans Vansband Allstars
Roma, Auditorium, 11 novembre 2024

Bill Evans apre il suo concerto con quattro pezzi estratti da "Who I Am", sua ultima fatica discografica (edita da Vansman Records lo scorso maggio), che richiama un'approccio alla fusion di genere chiaramente settantiano, a vocazione quasi funambolica.

Aiuta, in tal senso, la presenza in organico di veri virtuosi: Keith Carlock alla batteria (già con Sting, Steely Dan, John Mayer), Felix Pastorius (David Byrne, The Yellowjackets) e, soprattutto, Gary Husband, tastierista versatile che spazia con apparente disinvoltura dal pop al jazz, passando per rock, funk e blues, grazie anche ad un versatilità esecutiva che gli permette di padroneggiare anche la batteria (lo ricordiamo, appena sedicenne, al servizio di John McLaughlin e, in seguito nell'organico della nota band inglese Level 42 e nei gruppi di supporto, tra i tanti, a Billy Cobham, Robben Ford, Jack Bruce, Gary Moore). 
Di questi 4 pezzi, preme citare quantomeno "Mica Moon", un esempio perfetto di composizione versatile, in grado di contemperare abilmente una certa briosità iniziale (poi ripresa nel finale), con soffuse divagazioni di stampo intimista, espresse, nel mezzo della composizione, con vocazione cangiante. 
Nella successiva "Bones in the Ground", Evans apre una parentesi pop, con un ballad romantica nel corso della quale canta e suona il piano, mentre, a dispetto dal titolo, "Hearts Of Havana" non presenta alcuna influenza cubana, ma si qualifica quale genuino esempio di fusion a vocazione magnetica. 
I due brani con cui l'americano chiude il concerto sono ad alto tasso adrenalinico: il primo, di cui purtroppo è sfuggito il titolo, pare tributare in toto i Weather Report più energici e dinamici, grazie anche a suoni di tastiera cari a Joe Zawinul e ad un basso impetuoso ed esplosivo con cui Felix Pastorius omaggia chiaramente il padre Jaco; il concerto si chiude omaggiando Miles Davis con l'esecuzione di "Jean Pierre", originariamente incluso per la prima bolta nel live "Miles! Miles! Miles!" del 1981 (l'album documenta una delle prime apparizioni dal vivo del trombettista dopo il noto periodo di inattività quinquennale), ove suonò anche Bill Evans
, qui proposto in una versione più reattiva e dinamica, non meno valida dell'originale.


 


Bill Evans - saxophone (voice & keyboards in "Bones in the Ground")
Keith Carlock - batteria
Gary Husband - tastiere
Felix Pastorius - basso 

Inventiva, contemporanea e magistrale. Queste sono alcune delle parole che sono state usate per descrivere i musicisti di questo gruppo “unico nel suo genere” messo insieme dal sassofonista Bill Evans Bill ha avuto una carriera solista di successo per oltre 30 anni e continua a innovare con nuovi ensemble. Gary Husband fa parte di una rara razza di musicisti in quanto la sua espressione è divisa equamente tra la sua qualità di batterista e di pianista e tastierista di fama internazionale. Le sue radici classiche, la sua ricerca e il suo sviluppo nelle aree dell’improvvisazione, del jazz e del jazz/fusion – per non parlare della sua permanenza nei circuiti pop, rock, funk e blues – sono tutti evidenti all’interno della personalità musicale distinta e di vasta portata di Gary. Keith Carlock è stato al timone di alcune delle più grandi band di oggi (Sting, Steely Dan, John Mayer). Felix Pastorius è stato all’avanguardia del basso elettrico per oltre due decenni (David Byrne, Cindy Blackman-Santana, The Yellowjackets). Sono tutti qui perché vogliono esserlo: creare musica e connettersi con il pubblico che può sentire i loro groove e le loro melodie contagiose. Bill ha dichiarato: “Abbiamo suonato tutti insieme in progetti diversi nel corso degli anni, e siamo molto entusiasti di essere finalmente sullo stesso palco insieme, come gruppo, a fare musica. Abbiamo parlato di questa combinazione di musicisti per anni e finalmente sta accadendo!” Questo gruppo suonerà musica dal loro background collettivo e influenze – soul, funk, neo-jazz, pop.





Auditorium Parco della Musica
Via Pietro de Coubertin 30
00196 - Roma
Telefono: 06 802411
Sito ufficiale

 


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