Confermo quanto già espresso in sede di recensione del loro demo di esordio, Stillness, sempre a mia firma e sempre sulle pagine virtuali di A&B (Hellcircles - Stillness).
Nel range temporale che ha separato il demo dall'album, in totale 5 anni, la vita della band è stata messa a dura prova: al cambio di organico (Francesco Ravara ha sostituito Fabio Pedrali alla chitarra), si è aggiunto un rapporto più che sofferto con la label inglese Rising Records, i cui intenti di pubblicare l'album per l'inizio del 2012 sono stati vanificati da asseriti problemi finanziari. Dopo due anni di limbo – durante i quali, comunque, il gruppo si è dedicato ad una intensa attività live - l'italiana Valery Records è giunta in soccorso, pubblicando finalmente il lavoro sotto il titolo di Prelude to decline.
Registrato in due diversi studi (“Dominion Studio” e “Fear Studio”), mixato da Simone Mularoni dei DGM, provvisto di un artwork estremamente curato, questo lavoro può senz'altro essere segnalato quale genuino esempio di power metal classico, peraltro, rispetto al citato demo (dal quale sono stati ripresi tutti i 5 brani in esso contenuti, seppur suonati ex novo), soggetto ad un apprezzabile indurimento di suono.
Non c'è nulla di nuovo in questo lavoro, ma la cosa appare voluta: il gruppo, infatti, invece di perseguire intenti indirizzati allo stupore obbligatorio (evitando, quindi, di compiere parabole forzatamente innovative e, conseguentemente, poco credibili), si compiace di raccogliere lì dove in passato è stato seminato, segnatamente da gruppi come Domine, Vanden Plas, Gamma Ray, DGM (non a caso, ribadiamo che il disco è mixato dal loro chitarrista Simone Mularoni) e, per quanto riguarda le sortite in ambito prog metal, invero assai sporadiche, certamente i Dream Theater. Il gruppo sembra raccogliere ora la lezione degli uni, ora degli altri, con il conseguente risultato di omaggiare tutti, chi in un modo, chi nell'altro, palesando uno stile che, pur risultando in parte derivativo (prevalentemente, a parte l'influenza dei gruppi sopra citati, della scuola teutonica), appare credibile e sensato.
Ciò che colpisce maggiormente, di quest'opera, è la dicotomia interessante tra melodia e aggressività, valorizzata da una costruzione dei brani mai banale e/o prevedibile, ancorché non macchinosa tanto che, anche nei nuovi brani, riffs e assoli di chitarra appaiono equilibrati e dotati di una precisa ratio sonora (maggiormente valorizzata, in un brano, dalla presenza del singer Ralf Scheepers, già con Gamma Ray, oggi in forza ai Primal Fear).
Voto: 81/100
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Marco Parisi: Voce, Tastiera Roberto Fornaroli: Chitarra, Voce Francesco Ravara: Chitarra Danilo Arisi: Basso Davide Ravara: Batteria
Anno: 2014 Label: Valery Records Genere:Power metal
Tracklist 01. Stillness 02. Let Us Unite 03. Take or Give Up 04. Turn Back Time 05. Like a Hero 06. The Damage Done 07. Our Drawing 08. Rise Again 09. Prelude to Decline 10. Release Your Pride Line Up
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