Una proposta musicale abbastanza inusuale, assai difficile da etichettare perché viaggia con rispettoso e disciplinato garbo verso diversi territori musicali, senza peraltro mai percorrerli a fondo.
Ecco, quindi, che le sfumature folk di “Libera da me” e “Angelo II” si alternano al vigore irruento di “Your Glance”, le citazioni cantautorali di “Evoluzioni” fanno da efficace contraltare a certo ed efficace dinamismo in “Creatures” che ricorda lo stile avvincente di alcune singers statunitensi, mentre nella splendida melodia di “Madreluna” sembra echeggiare, inequivocabile, il romanticismo delle Tori Amos più ispirata. In alcuni frammenti musicali, piuttosto ricorrenti, si respira aria del romanticismo anglosassone tipico di inizio ’70, sebbene fortemente contestualizzato. C’è anche spazio per sonorità un po’ più dure nel brano “Angelo” che, forse, collocato ad inizio album, corre il rischio di fungere da improbabile premessa poiché l’opera è oggettivamente vicina ad atmosfere delicate e soavi, piuttosto che alla vivacità musicale di generi più dinamici. La voce, infine, è estremamente convincente, tranne quando (fortunatamente non spesso) la cantante eleva Carmen Consoli ad improbabile punto di riferimento artistico. Il problema non è che la brava Sara Mazzer non riesca ad emulare con efficacia la voce della musicista siciliana (anzi, al contrario, le riesce benissimo), quanto piuttosto che la sua collega più nota non rappresenta, quantomeno agli occhi di scrive, un modello da seguire tanto risulta irritante e sgradevole lo stile canoro da lei adottato. 70/100
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Sara Mazzer: Voce Anno: 2009 |