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Frank Caruso
Kaleidoscope

Disco solista per Frank Caruso chitarrista degli "Arachnes", già ben nota Power-Prog band lombarda. Un lavoro, questo "Kaleidoscope" uscito per "Underground Symphony" che si colloca relativamente distante dal tipico Power-Prog degli "Arachnes", proiettando il bravissimo Frank in un vero e proprio caleidoscopio musicale, ed il titolo effettivamente credo proprio non sia stato scelto a caso dal chitarrista.
Frank Caruso ci regala e sopratutto credo si regali momenti musicali all'insegna del puro "divertimento" sonoro, trasportando l'ascoltatore in un viaggio attraverso tutto ciò che un chitarrista tecnicamente completo può proporre, spaziando attraverso l'hard rock, il blues, il metal più ortodosso ma anche più "esplosivo", sonorità neo-classiche e barocche, art-rock e suoni più da space-opera, riff aggressivi e momenti decisamente melodici, il tutto suonato con estrema classe e con una grande attenzione e cura alla presentazione della canzone, senza mai cioè superare la soglia dell'autocompiacimento, del puro esercizio autocelebrativo ma anzi mantenendosi sempre distante dal puro esibizionismo strumentale.

Abbiamo parlato di caleidoscopio di generi nel "viaggio" musicale di Frank Caruso così come è doveroso parlare di caleidoscopio di grandi chitarristi che in qualche modo fungono da musa ispiratrice per Frank, quindi impossibile non citare Ritchie Blackmoore, Rainbow ed anche Deep Purple il cui stile fa spesso capolino nei fraseggi chitarristici di Caruso e nelle atmosfere delle sue canzoni ad iniziare ad esempio proprio da "Kill the King" cover dei Rainbow, o come le bellissime "Walking on a blue sky", "Crazy car" o "Ice on Fire", decisamente purpleiana nel suo incedere sopratutto grazie all'uso sapiente delle keyboards, ma anche Malmsteen con "Red passion" o ancora "White & black" o "Hard & easy" dai colori più "spumeggianti", decisamente hard'n'heavy, presenti anche alcuni brani già passati sotto gli strumenti degli "Arachnes" ma qui reinterpretati come la stupenda ed eterea "Adagio", la suggestiva cavalcata chitarristica di "Lobotomy" ed il brano forse più vicino alle sonorità tipiche del Power-Prog e cioè l'arrembante "Parallel Worlds".
Abbiamo parlato di muse ispiratrici ma lo stile di Frank rimane sempre molto personale sia a livello di tecnica chitarristica che di struttura ed impostazione delle partiture musicali.

Frank in questo suo primo lavoro solista non si limita a suonare le chitarre ma anche il basso e le tastiere e viene coadiuvato nel suo impegno dal fratello e compagno negli "Arachnes", Enzo, in qualità di coautore ed alle tastiere ed alla voce e dal drummer Jaco.

Un disco, un viaggio, un concentrato di tecnica chitarristica e melodia il cui risultato finale è un prodotto musicale avvincente, che non stanca nemmeno per un minuto, che scorre via in maniera assolutamente lineare e piacevole, assolvendo in pieno al suo compito quello cioè di "divertire" l'ascoltatore ed "incollarlo" alla musica, una musica sempre varia, sempre interessante e sempre coinvolgente. Assolutamente da tenere in grande considerazione. Kaleidoscopico.

80/100


Frank Caruso: Chitarra, basso, tastiere
Vincenzo Caruso: Voce, tastiere
Jaco: Batteria

Anno: 2007
Label: Underground Symphony
Genere: Guitar Hero

Tracklist:
01. Walking on a Blue Sky
02. Red Passion
03. Metal Force
04. White and Black
05. Ice of Fire
06. Shadows
07. Kill the King
08. Hard and easy
09. Crazy Car
10. Adagio
11. Lobotomy
12. Parallel Worlds
13. Labyrinth

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