Kaleidoscope è il quarto lavoro del supergruppo più famoso del prog!! La bandierina che vedete nella recensione è quella statunitense, perché in definitiva si dice sia un gruppo a stelle e strisce, ma anche due pezzi d’Europa ci sono nel suo interno, uno svedese (Roine Stolt) ed un inglese (Pete Trewavas).
Kaleidoscope, a differenza del precedente “The Whirlwind” che racchiudeva un unico brano di circa 77 minuti, è un lavoro poco più accessibile, dove nel suo interno si trovano anche brani più brevi e semplici, ma non mancano le due lunghe suite poste in apertura e chiusura. Sono passati ben 5 anni dal precedente lavoro e nel frattempo i quattro progster non sono stati con le mani in mano. Portnoy è oramai un ex Dream Theater, ma si è dato da fare suonando un po’ con tutti, Morse è un fiume in piena e dà vita a lavori da solista in studio e live senza sosta, Stolt è ritornato a far brillare i suoi Flower Kings e Trewavas si rifà vivo con molta calma con i Marillion. “Into The Blue” è una lunga suite di 25 minuti, divisa in 5 movimenti, inizia delicatamente con ariose melodie ed il violoncello di Chris Carmichael, uno degli ospiti del cd, rende il tutto molto intimista.
Poi il brano si evolve in lunghe divagazioni strumentali, dove emerge il fantasioso drum work di Mike Portnoy, sorretto dall’ottimo lavoro dei Pete Trewavas al basso e più in avanti anche Roine Stolt offre un guitar work raffinato e di prestigio e le tastiere di Neal Morse ci riportano al rock progressivo di un tempo. Momenti virtuosi e tecnici lasciano nuovamente spazio alla melodia, grazie anche alla voce di Morse, che si lascia andare in momenti anche di prog romantico e le sue tastiere emulano il suono di un mellotron e verso il finale si respira aria degli Yes più ariosi ed ottima è la performance vocale dell’altro ospite, ovvero la voce di Daniel Gildenlow dei Pain Of Salvation. Dopo un ascolto impegnativo, la band si lascia andare in una lunga ballad (circa 7 minuti e mezzo), “Shine”, già presentato come video, un brano semplice, con un inizio acustico dove le parti vocali vengono divise tra Morse e Stolt ed in parte anche Portnoy.
Con “Black As The Sky” si ritorna al prog più energico, anche se più commerciale e con “Beyond The Sun” invece a momenti più lenti e sinfonici, breve brano che è collegato alla Title Track, una lunga suite di circa 32 minuti, divisa stavolta in sette movimenti, dove tornano le lunghe divagazioni strumentali, il prog dei seventies, volate di tastiere, gli Yes, i Gentle Giant, ma anche gli Spock’s Beard e parti più semplici e melodiche ed un Portnoy in grande forma. La versione deluxe è corredata di un bonus CD che raccoglie 8 cover di grandi classici, dove emergono la sempre splendida “And You And I” degli Yes, “Conquistador” dei Procol Harum, “Goodbye Yellow Brick Road” di Elton John, la furiosa e nevrotica “Indiscipline” dei King Crimson e la bellissima “Nights In White Satin” dei Moody Blues, in una versione emozionante. I Transatlantic sanno fare senza ombra di dubbio di meglio e lo hanno già fatto in passato, ma Kaleidoscope rimane ugualmente un lavoro di un certo spessore, ci fa respirare il miglior prog che ci sia in circolazione, suonato da quattro musicisti che lo interpretano sempre con professionalità e passione.
83/100
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Roine Stolt: Chitarra elettrica, voce, percussioni e tastiere Pete Trewavas: Basso Neal Morse: Tastiere, chitarra acustica e voce Mike Portnoy: Batteria e voce
Special Guests: Chris Carmichael: Violoncello Rich Mouser: Peda Steel Guitar in "Beyond The Sun" Daniel Gildenlow: Voce in "Into The Blue: IV. Written In Your Heart"
Anno: 2014 Label: Inside Out/Century Media Genere: Progressive Rock
Tracklist:
CD 1: 01. Into The Blue: I. Overture II. The Dreamer And The Healer III. A New Beginning IV. Written In Your Heart V. The Dreamer And The Healer (Reprise) 02. Shine 03. Black As The Sky 04. Beyond The Sun 05. Kaleidoscope I. Overture II. Feel The Lightning III. Black Gold IV. Walking The Road V. Desolation Days VI. Lemon Looking Glass VII. Feel The Lightning (Reprise)
CD 2: 01. And You And I (Yes Cover) 02. Can't Get It Out Of My Head (Electric Light Orchestra Cover) 03. Conquistador (Procol Harum Cover) 04. Goodbye Yellow Brick Road (Elton John Cover) 05. Tin Soldier (Small Faces Cover) 06. Sylvia (Focus Cover) 07. Indiscipline (King Crimson Cover) 08. Night In White Satin (Moody Blues Cover)
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