Chiusa oramai da anni la parentesi Gathering e chiusa più recentemente quella Agua De Annique, la cantante olandese Anneke Van Giersbergen, va avanti per la sua strada e lo fa semplicemente a suo nome. Drive è il suo secondo lavoro da solista e rispetto al precedente “Everything Is Changing”, è più rock e vario. Scordiamoci le atmosfere gotiche che sfociarono poi in parti più progressive, sperimentali e pinkfloydiane dei Gathering ed anche i momenti più acustici degli Agua De Annique, perché Anneke vuole cantare e scrivere quello che forse oggi più gli piace, ovvero semplice rock, anche più moderno, ma non per questo ruffiano e banale. La sua voce poi gli permette di poter spaziare verso ogni genere musicale e riesce a marcare con un timbro indelebile ogni sua canzone, riuscendo a “solleticare” le nostre emozioni. “We Live On” è caratterizzata dalla voce di Anneke, sempre splendida, con momenti melodici ed altri dove arriva ad acuti e gorgheggi unici e “Treat Me Like A Lady” ha riff chitarristici più metal e spesso la voce di Anneke diventa più aggressiva, senza perdere però quella particolare vena melodica che la caratterizza, mentre “She” si presenta come una lenta ballad che acquista più energia strada facendo, il sound è più commerciale, ma mai banale, così come la title track che arriva quasi a sconfinare con l’AOR. Dolci note pianistiche aprono “My Mother Said”, altro brano dove la cantante olandese modula alla perfezione la sua voce per sonorità lente e malinconiche e “Forgive Me” sa essere moderna ed al passo con i tempi. Il disco scorre via piacevolmente grazie anche ad altri brani come “Mental Jungle”, che parte da sonorità più metal che abbracciano anche la cultura mediorientale e “Shooting For The Stars”, brano più pop e spensierato, mentre la conclusiva “The Best Is Yet To Come”, ha una marcia in più, la grinta e molta energia. Un lavoro da prendere per quello che è, semplice rock senza pretese, qui non c’è cantato operistico, senza togliere niente a chi lo fa, in Drive c’è la voce di Anneke, unica, particolare, che riesce ad entrare nel più profondo dell’anima. 73/100
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Anno: 2013 |