Gli S.L.U.G.S., provenienti da Latina, propongono un approccio musicale molto diretto che affonda le proprie radici nel thrash metal primordiale degli anni '80.
Il loro primo album, intitolato Sons of the Wicked, possiede una copertina raffigurante una testa di lupo con un terzo occhio sulla fronte, nonchè un libretto semplice ma efficace, in quanto completo di testi e foto. Il CD, essendo formato da brani quasi tutti piuttosto brevi, dura circa mezz'ora e si apre con la breve intro “The Beginning...”, compatta e veloce, seguita da “Satanist's Dream”, dal suono violento ed oscuro, che descrive in modo ironico la storia di un ragazzo che, scoprendo la vena maligna insita in alcune note dell'heavy metal, si crede figlio di Satana. Si continua con “Messiah”, un pezzo in cui la batteria si mette in bella evidenza dettando ritmi veloci di stampo Sodom o Dark Angel; nello stesso tempo, “Messiah” si può definire come un manifesto contro le bugie dei mezzi di comunicazione, della politica e della religione, forze che, di comune accordo ed in contemporanea, controllano le menti dei cittadini, ponendo la società sotto una nuova forma di dittatura falsamente mascherata da libertà, che poggia su guerre, corruzione ed eccesso tecnologico. La tagliente “The Ballad of Dead Chickens”, in pieno stile Motörhead, è una canzone solo apparentemente ironica, visto che è un'amara descrizione della fine subita dai polli quando non vengono solamente uccisi per diventare normale nutrimento, ma addirittura massacrati per finire nei fast food. La feroce “Bleaching Human Carcass”, che rallenta solo nel finale, ricorda il black metal primordiale dei Venom, con l'aggiunta di alcune sovrapposizioni vocali; dal punto di vista del testo, rappresenta un inno a ritrovare i nostri diritti, senza arrivare a compromessi con le classi dirigenti che non meritano alcuna fiducia, visto che si rendono colpevoli di autentici abusi nei confronti del popolo. Si continua con una storia oscura ed elaborata dalle tinte epiche chiamata “Rise”, un mid-tempo che successivamente accelera prendendo respiro, seguito dal velocissimo “Screaming Caterpillar”. “Vendetta”, pezzo cantato in inglese a dispetto del titolo in italiano, riguarda la forza degli ideali contro gli abusi del potere e rallenta solamente a metà, dirigendosi poi verso un violento finale all'insegna dell'headbanging. Su “Haemorrhage” sono presenti passaggi fulminei e si fa presente che ogni persona che rifiuta la corruzione tipica del mondo in cui viviamo può contribuire attivamente all'emorragia di una società così decadente. Si conclude con “Sons of the Wicked”, dedicata alle persone morte a causa del fanatismo religioso: dopo un avvio lento e di stampo dark, si evolve in un epic metal cadenzato, per poi accelerare nel finale. Il disco, non è certo sofisticato, bensì compatto ed omogeneo, visto che, a parte un paio di pezzi, è interamente all'insegna del thrash metal più selvaggio, con qualche venatura death nella voce che risulta aggressiva e personale; la tecnica è discreta, come dimostrano gli assoli presenti in quasi tutti i brani, ma le parole, mescolate in mezzo alla velocità, a volte risultano inevitabilmente confuse. Consigliamo l'album ad ogni metallaro amante della velocità e dell'aggressività: per costoro gli S.L.U.G.S. sono proprio quello che stanno cercando. 70/100
|
Massimiliano “RuSkO" Raimondi: Voce, basso Anno: 2009 |