Enrico Rava è tornato a Roma per la rassegna Summer Time 2024 alla Casa del Jazz con il suo nuovo quintetto “Fearless Five”.

Il trombettista triestino è fra le figure più importanti del jazz europeo e annovera nella sua carriera importantissime collaborazioni come quelle con Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani. Il suo nuovo quintetto è, infatti, forte della presenza di musicisti giovani e nell’esibizione romana è stato in grado di far ascoltare un sound moderno e pieno di soluzioni originali.
Francesco Diodati, alla chitarra, è fra i punti di riferimento del gruppo con le sue sonorità super-effettate e un fraseggio fresco e moderno. Ma anche il lavoro della batterista Evita Polidoro (leader del progetto Nerovivo), è fondamentale, il suo fraseggio ritmico vario e creativo ha reso la performance dinamica e appassionante.
Matteo Paggi, al trombone, ha ricoperto un ruolo essenziale come secondo fiatista dei “Fearless Five”e il bassista Francesco Ponticelli è stato il cardine attorno al quale si sono mosse le improvvisazioni.
Il concerto ha confermato Rava come grande bandleader capace di canalizzare le energie giovani dei suoi compagni di viaggio verso un prodotto attento alla tradizione ma sempre proteso all’innovazione.
L’ottantaquattrenne trombettista, oltre ad essere un grande leader con un progetto musicale chiaro, si è riconfermato un solista sopraffino, con un suono di tromba inconfondibile, capace di momenti di intenso lirismo ma anche di fraseggi sferzanti. Ancora una volta Enrico Rava propone uno dei migliori progetti in circolazione della scena jazz italiana, riconfermando la sua grandezza e la sua incontrastata autorevolezza.

Enrico Rava: Tromba, flicorno
Francesco Diodati: Chitarra
Matteo Paggi: Trombone
Francesco Ponticelli: Contrabasso
Evita Polidoro: Batteria

Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse, creative e stimolanti, è apparso sulla scena a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Fondamentali nella sua affermazione anche le sue esperienze in America, dove ha vissuto per diversi anni (partecipando a molti importanti gruppi ed esperienze discografiche al fianco di Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Cecil Taylor, Archie Shepp, Lee Konitz, Pat Metheny, John Scofield, Michel Petrucciani e moltissimi altri) per poi girare il mondo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. “The Fearless Five” è il suo più recente progetto. Ancora una volta, grazie al suo infallibile fiuto di talent scout, Rava è riuscito a dare vita ad una formazione fresca ed eccitante. Il suo nuovissimo gruppo, che esordisce per la prima volta a Firenze, schiera una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticelli e della batteria di Evita Polidoro (reduce da un tour internazionale a fianco di Dee Dee Bridgewater) e la conferma dell’indispensabile chitarra di Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio  baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.

Casa del Jazz
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