Capita spesso che le rivoluzioni possano restare incompiute o non riuscire completamente, malgrado le diverse intenzione dei suoi partecipanti, ed è un po' il destino di questo “Guitar Revolution”. Finaz, chitarrista della Bandabardò, tenta un operazione di tecnologizzazione del suo suono acustico, ma questa operazione riesce solo parzialmente. Da un lato si confronta con l’universo dell’effettistica per chitarra acustica con la quale ha una certa dimestichezza dall’altro tenta l’innesto con alcuni dei modelli elettronici della dance contemporanea, e proprio in questa impresa l’operazione sembra franare un pochino. Sembra mancare un’identità nelle scelte, mai particolarmente rivoluzionarie o originali, sia nelle figurazioni ritmiche che nell’impiego dei suoni, spostandosi dalla cassa dritta a semplicistici breakbeat, fino a schiantarsi su una versione imbarazzante di “Whola Lotta Love”. Ma in compenso emerge la buona tecnica sulla chitarra acustica di Finaz nell’ottima “Gitanata”, un buon controllo delle ripetizioni del filter-delay sulla strizzata d’occhio ai Pink Floyd su “Night Fly”, la pasta distorta del rock mediorientale “Elettronica Danza”, un buon gusto melodico su “Shadows And Lights”. L’intenzione di Finaz è senza dubbio quella di guardarsi intorno e sperimentare nuove interazioni fra il suo modo tzigano-flamenco di suonare la chitarra acustica e le possibilità offerte dalla tecnologia, ma forse servirebbe una direzione più chiara e decisa, un maggior approfondimento sulle diverse tendenze della musica elettronica contemporanea. Tracklist: 01. Finaz drom #3 02. Better alone 03. Springsong 04. Close to the edge 05. Shadows and lights 06. Whole lotta love 07. In the sunshine 08. Gitanata 09. New echoes 10. Elettrica danza 11. Night flight 12. Welcome to the countryside Testi e musiche di Alessandro Finazzo ad eccezione di “Whole Lotta Love” (Bonham, Dixon, Jones, Page, Plant) vocal guestes: Erriquez, Daphnée Lupi
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