Home Recensioni Live Alabaster dePlume e Alfa Mist – Roma, Casa del Jazz, 28 luglio 2024

Alabaster dePlume e Alfa Mist – Roma, Casa del Jazz, 28 luglio 2024

Due delle figure della nuova scena inglese sul palco del Summer Time festival organizzato dalla Casa del Jazz di Roma.

Alabaster dePlume, ovvero Angus Fairbairn, è un sassofonista, cantante, poeta performativo e attivista politico britannico che ha al suo attivo ben sei album di cui l’ultimo “Come with Fierce Grace” è stato pubblicato nel 2023. Nel concerto della Casa del Jazz è stato possibile apprezzarne lo stile eclettico che ne fa una delle figure più innovative della scena inglese, sicuramente uno dei progetti più interessanti che è stato possibile ascoltare durante la rassegna romana. Alabaster dePlume, infatti, ribalta e destruttura l’idea comune di jazz e forse, nella sua estrema originalità, è molto difficile individuare un ben preciso genere di riferimento per la sua musica.
La performance romana ha messo ben in evidenza quanto emerge anche dalla sue produzioni discografiche: ovvero che Angus produce una miscela unica di influenze in cui convergono spoken word, alternative rock, folk barocco, no-wave, musica etnica e jazz. Il suo modo di suonare il sassofono è emblematico del suo approccio inconsueto, esaspera il vibrato al punto da farlo somigliare a una ciaramella mediorientale. Inoltre, il sassofonista realizza una serie di melodie circolari senza mai intraprendere un vero e proprio assolo. Questo indirizzo, come già messo in evidenza anche in produzioni di altri autori della nuova scena jazz britannica come Shabaka Hutchings, sembra essere uno degli elementi comuni nei nuovi linguaggi messi in campo da questa nuova generazione.
L’improvvisazione  viene piegata al servizio della ricerca melodica e della costruzione complessiva del brano.

Inoltre, come reso ben evidente nel concerto di Roma, Alabaster dePlume, improvvisa in modo torrenziale le parti vocali e le liriche, ispirandosi al quotidiano e ai problemi sociopolitici sorretto da una sezione ritmica, tutta al femminile di cui fanno parte Momoko Gill (aka MettaShiba) alla batteria e l’ottima Ruth Goller al basso elettrico, in grado di sorreggerlo anche con parti vocali in stile quasi barocco che aggiungono ulteriori tasselli contaminativi allo stile già unico del sassofonista. Un concerto che ha messo in mostra, ancora una volta, le possibili direzioni del jazz del futuro.

Alfa Mist, moniker di Alfa Sekitoleko, si è presentato, invece, in quintetto. Il pianista-polistrumentista-produttore inglese ha presentato musiche dal suo nuovo lavoro “Variables”. Nel progetto Alfa Mist convergono varie influenze. Si muove, infatti, fra un certo jazz-bop mischiato o alternato a rap, breakbeat, rnb e altre suggestioni tipiche del melting pot londinese. Questi diversi elementi, almeno nei dischi, si alternano determinando brani con diverse declinazioni.

Ma nel concerto romano il pianista ha privilegiato i brani più ancorati ai modelli del jazz, sorretto dall’ottimo trombettista Johnny Woodham e dal torrenziale batterista Jamie Houghton presentando un solo brano cantanto dalla bassista  Kaya Thomas-Dyke.
Sono mancati i brani più legati all’estetica rnb, hip-hop e all’elettronica che hanno caratterizzato la sua produzione privilegiando una proposta di impronta più jazzistica.
Ma del resto questa sterzata è già presente nell’album “Variables” rispetto alla produzioni precedenti dove c’è una prevalenza di brani strumentali mettendo in secondo piano brani rap e canzoni.
Il pubblico romano, prevalentemente giovane, ha apprezzato le due esibizioni che dimostrano quante nuove idee legate al jazz oggi esistano e sono tutte ancora, spesso, da scoprire.

 


Alabaster DePlume
Angus Fairbairn: Sax, voce, chitarra
Momoko Gill: Batteria, voce
Ruth Goller: Basso, voce


Alfa Mist
Alfa Mist : Tastiere
Jamie Houghton : Batteria
Kaya Thomas-Dyke : Basso, contrabasso, voce
Jamie Leeming : Chitarra
Johnny Woodham : Tromba, flicorno


Alabaster De Plume è un compositore, sassofonista, attivista, poeta e oratore di Manchester, UK. Da qualche anno è di casa al leggendario spazio creativo di Londra Total Refreshment Centre: è qui che ha realizzato gli ultimi suoi album (pubblicati dalla sempre più affermata label chicagoana International Anthem), un affascinante e inafferrabile mix di spiritual jazz, spoken poetry e global sounds.

Alfa Mist è un artista autodidatta che ha imparato da solo a capire il pianoforte, lo ha fatto a orecchio, sezionando le complessità armoniche di quei suoi dischi formativi, fondendo gradualmente il proprio stile ritmico con l’immediatezza dell’improvvisazione jazz, il tutto legato a un pervasivo senso della melodia.

Dall’apertura porte a inizio concerto e da fine concerto a fine serata dj set a cura di dj STRADA

Da radici popolari di pizzica e tarantella poi al reggae e dub fino ad alti bpm di bass music da tutto il mondo, così si sviluppano i set di STRADA. Synth, percussioni e suoni africani incontrano i vicini del Medioriente fino all’America Latina. Amapiano, batida, cumbia, chaabi, baile funk brasiliano con orecchio sempre alla musica tradizionale.

 

Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55
00154 Roma

tel. 0680241281
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