Roma, 9 Luglio 2015 - Villa Ada Incontra il Mondo
Foto di Andrea Marchegiani Si tende a pensare che la dimensione live consenta una valutazione approfondita delle capacità di un artista rispetto alla mera analisi delle produzioni discografiche. La performance a Villa Ada di Annie Clark dimostra appieno questo paradigma. Se ci fossero stati dei dubbi sulle capacità performative, l’originalità esecutiva chitarristica e vocale, sulla padronanza del palcoscenico, il carisma, la scorrevolezza di una scrittura sempre personale e incisiva il live romano li ha dissipati in un’ora e mezza di concerto senza soste. E’ necessario soffermarsi sulle prestazioni chitarristiche di Annie Clark, formatasi alla Berklee, con un background che va dagli Iron Maiden a Marc Ribot, si dimostra essere una delle figure più interessanti del panorama chitarristico contemporaneo andando a porsi fra quegli strumentisti che esplorano le nuove possibilità lessicali dello strumento in sinergia con l’effettistica elettronica. Molto attenta a ricercare effettistiche timbricamente originali nell’universo dei pedali che sta dilagando, in particolare, sul mercato indipendente americano, utilizza una complessa catena che trasforma il suono della chitarra in quello di un sintetizzatore permettendole di realizzare un’omogeneizzazione timbrica fra il suo strumento e le sue basi elettroniche, continuando a sfruttarne la matrice sonora analogica. Il gruppo St.Vincent si è presentato in quartetto con, oltre ad Annie Clark, la solida Toko Yasuda, alle tastiere e alla chitarra componente della band nipponica Enon, l’indispensabile tastierista Daniel Mintseris, a cui Annie deve, oltre al sync dell’effettistica, una caratterizzazione elettronica fondamentale fatta di timbri analogici scuri e sequenze ruvide, e Matt Johnson, ex-collaboratore di Jeff Buckley, alla batteria. Il live romano parte con “Birth in Reverse” prosegue poi “Rattlesnake” snocciolando quasi interamente l’ultima fatica discografica omonima, alternata a classici del suo repertorio, che dal vivo assume una verve più incisiva, rispetto alla versione registrata, grazie anche all’amalgama coerente e incisiva che dal vivo ha la band che accompagna Annie Clark. La chitarrista statunitense si è dimostrata all’altezza del compito di artista in rapida emersione che la fortuna delle sue ultime imprese discografiche gli sta riservando, e la sua proposta live è stata in grado di entusiasmare il pubblico romano accorso numeroso, malgrado la scadenza infrasettimanale. |
St. Vincent: chitarra, voce Data: 08/07/2015 Setlist:
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