Disco d’esordio per gli Anudo, trio di Cuneo, con ambizioni internazionali, masterizzato ai Mertropolis Studios di Londra da John Davis. “Zeen” è un album che fa un amplio uso di suoni elettronici, ma che viene promosso utilizzando un equivoco che sembra essere diventato ricorrente, ovvero: l’uso di strumenti elettronici, campioni o di idee prelevate dalla dance non fa di un disco pop un lavoro di musica elettronica. Quello degli Anudo è a tutti gli effetti un disco pop-rock che , sull’onda delle tendenze contemporanee, fa un uso amplio e anche competente di sintetizzatori e computer, ma che nulla ha a che vedere con quella che oggi è la “musica elettronica”. Ci sarebbe da scrivere molto di più per districarsi su questo tema, ma sembra che la confusione sia imperante e alimentata anche da una promozione spregiudicata e da una stampa non sempre attenta. “Zeen” è infatti incentrato su una serie di canzoni, anche di discreta scrittura, che si collocano totalmente all’interno di un certo pop-rock, con una vocalità ammiccante a vari prodotti da classifica anglosassoni e talvolta anche al synth-pop anni 80. Un prodotto commerciale, confezionato bene che ha buone possibilità di farsi notare. Label: Martelabel
Line Up: Giacomo Oro – Voce / Elecronics / Percussioni / Chitarra Daniele Sciolla – Voce /Electronics / Percussioni / Synth Federico Chiapello – Voce / Electronics / Percussioni / Basso
TRACKLIST 1.Forest (Everytime) 2.That’s 3.Just 4.All we are 5.Deep 6.Lovers 7.Nit 8.Ken 9.Fools 10.Dressing
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