Roma, 28 Agosto 2016 - Auditorium Parco della Musica
John Carpenter è stato, con David Cronenberg e George A. Romero, uno dei registi americani degli anni '70 che ha riscritto le logiche del cinema horror e fantastico permettendo a quello che veniva considerato un genere cinematografico di intrattenimento un balzo espressivo e formale senza precedenti. La grande passione di Carpenter per il western classico e l’opera di Howard Hawks gli permette di ridefinire schemi narrativi e visione ibridando stili e generi, contribuendo a portare referenze di autorialità al cinema sci-fi e horror. Ma un’altra caratteristica che rende uniche le sue pellicole è la produzione delle colonne sonore realizzate dal regista stesso. Rompendo gli schemi della colonna sonora orchestrale tardo-romantica prevalente nei commenti sonori del cinema internazionale Carpenter usa l’elettronica a compensazione delle masse sonore degli archi e dei fiati. Definisce un vero e proprio stile, anticipatorio dell’electro e di alcune tendenze contemporanee della musica elettronica, in cui i sintetizzatori analogici creano tessiture ritmico melodiche cariche di tensione drammatica. Fuori dagli schemi prevalenti nel rock anni '70, ma non senza alcune contaminazioni di blues elettrico e alcune asprezze hard nelle chitarre distorte, Carpenter sviluppa uno stile di rock elettronico che diverrà una associazione caratteristica con il cinema fantastico. Il grande successo dei film di Carpenter passa anche per le musiche di queste pellicole che divengono già al momento dell’uscita dei film immediatamente popolari e oggetto di rivisitazioni e remix. A distanza di decenni dall’inizio di questa esperienza cinematica, Carpenter torna con due album di brani inediti accompagnati da un tour mondiale.
John Carpenter ripropone dal vivo brani mitici dal suo repertorio storico, i titoli parlano da soli. Il live romano si è aperto con un brano entrato ormai nell’immaginario collettivo, icona di un film leggendario: il tema di “1997: Fuga da New York” (Escape from New York) del 1981 seguito da “Distretto 13 - Le brigate della morte” (Assault on Precinct 13) del 1976, due brani manifesto del sound del regista. Immediatamente si percepisce come questi brani, da sempre ascoltati in registrazioni d’epoca o sulla banda audio dei film, dal vivo acquistano una potenza e una forza ineguagliabile, in grado di dare a queste musiche una nuova vitalità anche lontane dal contesto originario. Il concerto ci ha offerto una band compatta con un suono pieno e convincente, che propone un rock elettronico coinvolgente ed evocativo; a prescindere dallo scorrere dei frame di immagini tratti dai film leggendari di Carpenter alle spalle del gruppo, sia i brani classici che gli inediti funzionano con altrettanta efficacia nella proposizione live. E’ iniziato un nuovo ciclo della carriera di John Carpenter?.
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Data: 28/08/2016
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