Ci si chiede se questo ennesimo side-project di Thom Yorke e Jonny Greenwood non segni la fine definitiva del brand Radiohead.
Mentre i loro progetti solistici, come Atoms for Peace, mettevano in evidenza la voglia di collaborazioni trasversali o di sperimentare con l’elettronica o con le formule orchestrali, The Smile sembra essere in logica continuità stilistica con “A Moon Shaped Pool” dei citati Radiohead, ormai datato 2016.I due si avvalgono della solida presenza ritmica di Tom Skinner dei Sons of Kemet, uno dei progetti più innovativi della scena di contaminazione jazz britannica degli ultimi anni fondata dal sassofonista Shabaka Hutchings. Il disco è prodotto dall’immancabile Nigel Godrich, garante del suono degli ultimi prodotti targati Radiohead/Yorke, che ha apposto la sua firma anche alla produzione dell’ultimo Roger Waters. L’elettronica è ovviamente presente e Yorke lo ha fatto diventare, non uno sfondo decorativo della forma canzone, ma un solido elemento di linguaggio, caratterizzato da una certa complementarità con il sound dell’IDM british stile “Warp”. Continua l’uso di sequenze asimettriche, tempi dispari e costruzioni di frasi ternarie che danno luogo a irregolarità ritmiche. La scrittura è ai più alti livelli della collaborazione Yorke/Greenwood e nei due concerti in circolazione, al Glastonbury Worthy Farm 2021 e al Magazine il 29 gennaio 2022, la disinvoltura del trio di riempire tutti gli spazi maneggiando diverse tipologie di strumenti è sorprendente. La band ha diffuso prima dell’album anche una serie di 6 singoli (+1 remix), accompagnati da video, in cui, in formato E.P. virtuale, ricombina un numero crescente di tracce aggiungendo di volta in volta un inedito. The Smile riescono a confezionare un prodotto musicalmente coerente e omogeneo che, per la tematica delle liriche, potremmo anche considerare una specie di “concept”, una riflessione sulle incertezze del mondo contemporaneo. Il trio maneggia con disinvoltura un lessico sonoro vario: dal minimalismo elettronico alla Boards of Canada di “The Same”, al rock elettrico punkettoso di "You Will Never Work in Television Again", brano dedicato alla degenerazione dei media visti attraverso le olgettine di Berlusconi, passando per il pezzo asimmetrico in 7 che richiama echi “suspiriani” di “Pana-Vision”, il basso strambo che sostiene “The Smoke”, gli intrecci di chitarre ossessive di “The Opposite” e “Thin Thing”, l’incipit quasi new wave di “We Don't Know What Tomorrow Brings” e l'asimmetria in 9/8 di “Skrting on the surface”. Non mancano le ballad surreali tipiche del mondo Radiohead/Yorke come la magnifica “Speech Bubbles”, l’ambientale “Open the Floodgates” e il piccolo capolavoro “Free in the Knowledge” che si annovera fra i migliori brani della produzione yorkiana. La presenza di due brani già nel repertorio live dei Radiohead (“Open the floodgates” e “Skrting on the surface”) lascia pensare che “A Moon Shaped Pool” sia effettivamente stato il capitolo finale del gruppo storico di Yorke e Greenwood e che “A Light For Attracting Attention” dia inizio a un nuovo percorso con una certa continuità. Ma la storia della popular music è piena di imprevisti e ripensamenti. "A Light For Attracting Attention” non contiene sorprese o cambi di rotta, esperimenti formali in direzioni nuove, nulla aggiunge a una storia già importante. L’album non esplora nuovi territori, malgrado l’apporto decisamente più jazzistico di Tom Skinner, resta coerente al percorso degli ultimi Radiohead ma indiscutibilmente, per qualità di scrittura e per i perfetti equilibri sonori messi in piedi da Nigel Godrich, si impone come uno dei migliori prodotti del 2022.
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Jonny Greenwood: chitarra, basso, tastiere, piano, arpa Tom Skinner: batteria, percussioni, tastiere, voci Thom Yorke: voce, basso, chitarra, tastiera, piano
London Contemporary Orchestra
Hugh Brunt: orchestrazione Nigel Godrich: produzione Bob Ludwig: mastering
Anno: 2022 Label: XL Recordings Genere: alternative rock, indie rock
Tracklist: 01. "The Same" 02. "The Opposite" 03. "You Will Never Work in Television Again" 04. "Pana-vision" 05. "The Smoke" 06. "Speech Bubbles" 07. "Thin Thing" 08. "Open the Floodgates" 09. "Free in the Knowledge" 10. "A Hairdryer" 11. "Waving a White Flag" 12. "We Don't Know What Tomorrow Brings" 13. "Skrting on the Surface"
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