Freddy Rising, nome d’arte di Federico Giuntoli, pubblica questo singolo contenente due brani estratti dal suo vecchio repertorio con gli Acting Out (band storica dell’hard rock italiano). Il cantante - presente nella scena capitolina fin dagli anni ’80 - vanta collaborazioni con molti musicisti importanti, tra i quali vale la pena citare Titta Tani (già con Goblin e Daemonia) e i Martiria (band che si avvale della collaborazione del batterista Vinnie Appice), dai quali fu scelto nel 2012 per sostituire Rick Martin Anderson dei Warlord. Freddy è impegnato attualmente con due band di stampo sabbathiano: i Bible Black, che suonano cover di Ronnie James Dio e gli Anno Mundi, formazione che si ispira dichiaratamente al quartetto di Birmingham.
In attesa, dunque, dell’uscita del secondo lavoro degli Anno Mundi (le cui registrazioni sono attualmente in corso), Freddy si propone come solista rilanciando due vecchi brani, come già detto, cantati in italiano e, per l’occasione, suonati e arrangiati con un taglio più moderno.
“Vecchio Blues” colpisce per lo slancio esecutivo; la sezione ritmica, composta dal bassista Ivano Adamo (New Disorder) e dal batterista Alessio Brancati (Black Motel Six), offre una prestazione aggressiva, che svela le origini squisitamente hard rock del gruppo. Il chitarrista scelto per questo brano è Max Smeraldi, apprezzato solista, autore di svariati singoli e album usciti a suo nome (oltre ad aver lavorato con Alter Ego, S.O.S. e Dayden e ad aver partecipato alle registrazioni dell’ultimo album in studio del Banco del Mutuo Soccorso). Max concede una performance eccellente prendendo a modello l’espressività e l’intensità del compianto Gary Moore (musicista citato dallo stesso Freddy come uno degli esempi del suo modo di intendere il blues). Il cantante, tra l’altro, mostra apertamente le sue passioni musicali già nell’artwork di questo singolo, dove sono visibili le copertine di dischi di Frank Zappa, Led Zeppelin, Deep Purple, e, appunto, Gary Moore. Atmosfere intimiste nel secondo brano, la ballata “Perdenti mai”, che vede ospite alla chitarra acustica Alessio Secondini Morelli (compagno di avventure nei già citati Anno Mundi), qui libero dall’influenza di Tony Iommi e in veste anche di ispirato co-autore delle due canzoni proposte. Il brano si caratterizza per un testo che rende omaggio alla scena hard & heavy della capitale, richiamando peraltro i contesti raccontati da Andrea Ciccomartino (leader dei Graal) nel libro Anni di Metallo, volume nel quale lo stesso Freddy e tutti gli artisti e gruppi di cui sopra sono stati più volte citati. “Il libro di Andrea”, ha precisato il cantante, “è stato fondamentale perché le considerazioni sui venti anni di metal a Roma raccontati nella prefazione coincidevano incredibilmente con il mio vecchio testo. Anche io, come molti altri colleghi ed amici, sono ancora qui con sogni e passioni immutate”. Il progetto è credibile e sensato e permette di apprezzare questo artista in vesti che, pur non essendo a lui abituali (da cui il titolo del progetto: Altro di me), appaiono del tutto conformi e compatibili con il suo background artistico. Si tratta di un pregevole biglietto da visita, di una concretizzazione di un desiderio piuttosto che di un lancio discografico, che però offre l’opportunità di valutare e ammirare sia una voce molto potente (peraltro sempre attestata su registri incredibilmente alti), sia una manciata di musicisti romani dotati di innegabile talento esecutivo e creativo. Più che un esordio, una conferma. Avanti così! Voto: 90/100 |
Freddy Rising: Voce, Percussioni nella traccia 02
Anno: 2014 Testi e musiche: Arrangiamenti: |