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Sin Of Lot
My First Word

Vengono da Genova, e si chiamano Sin Of Lot, la nuova band che definire death core per me sarebbe riduttivo, tanto meno post metal, loro sono estremi, davvero corposi e succulenti, le 4 tracce che determinano il loro demo professionale My First Word assolutamente valide e concrete, lasciano un segno indelebile e promettono furori per il futuro, a proposito, é in lavorazione il loro primo full-length, intitolato 'Hostile'. Il nodo cruciale è che per me questo genere è pur sempre una trasposizione del metal estremo svedese del passato, che poi sia rinvigorito con influenze o componenti thrash, death americano, grindcore e via discorrendo é tutto un altro discorso, si tratta di evoluzione e di semplice fusione ? Per me i The Black Dahlia Murder o chi per essi non sono gruppi che hanno dato alla scena musicale un nuovo input seppure il loro valore assoluto sia indubbio, se poi tutti li copiano accontentandosi di assomigliargli dove si va a finire?

Detto questo i Sin Of Lot propongono un act di tutto rispetto, si sente che sono infatti degli ottimi musicisti, precisi e dotati di una varietà di stili che li amalgama al meglio, dicevo quattro tracce belle pompate, un turbo sonoro frontale, riffage ossessivo, qualità media della registrazione a livello di demo appunto, ed un gruppo che credo non tarderà a trovare la sua vera natura perché di miracolo purtroppo non si può ancora parlare, ma a ben ragione di una attitudine musicale già in linea con gli 'standard' del genere e ricercata esecuzione strumentale.
Da premiare il basso, non segue le linee e basta ma ricama tempi quasi progressive, bravo quindi il bassista, ma tutti i musicisti ci mettono del loro, e tutto sfocia in una violenza "controllata", musica che devasta ma intelligentemente forse anche troppo, purtroppo anche il contributo delle chitarre a tratti al limite con la fusion, e la batteria piena di tocchi e tocchetti ma che pesta alquanto non aiutano molto a rendere distinguibili le tracce, é forse questo il limite più importante di questo genere di musica, si ricade in un turbinio che rende tutto troppo omogeneo e fine a se stesso.
My First Word non é un debutto da prendere sotto gamba, si intenda, ma alle sfuriate ed ai violenti contro riff dovrebbe essere controbilanciata la voce, ed invece qui abbiamo un monolito gutturale che senza differenziazioni finisce per denaturare il risultato finale, la voce é buona ma sempre con la stessa intonazione e mood trito e ritrito, vocals e doppi scream gutturali al vetriolo magari avrebbero dato quella nota saliente che non guasta.
Consiglio quindi una ricerca maggiore per migliorare le prestazioni vocali, un uso di doppie voci forse aiuterebbe, tonalità differenti, poi c'é il capitolo delle sfuriate, giocano a loro favore solo quando si innestano bene al brano, ma quando sono poste solo ad apertura o come break spezzano notevolmente la linea del brano distogliendo non poco dall'ascolto, mentre il riffing é meglio quando accenna a importanti impennate ed interspazi piuttosto che cadere nel classico 'mosh' stopped guitar string ossessivo.
Più stop and go a manetta ma una musicalità di base del brano che convinca e magari dall'intreccio distinguibile, quindi in futuro, nonostante questo disco non sia certo esonerato da buone idee, grande impegno nel ragionare sull'aspetto compositivo.
Alcuni pezzi sono caratterizzati anche dalla sfuriate a valanga molto diffuse nel grindcore, granitiche schegge impazzite in cui la batteria corre velocissima come nel pezzo "Throught Thousand People" che in definitiva ricalca l'impronta del totale dei 4 brani con qualche divagazione fusion e tanto riffing melodic death, ma é "Everything Is Wrong" il pezzo che meglio rappresenta il gruppo, una opener degna di questo nome, aperta a varie sorprese che svelano da subito la formula musicale del gruppo genovese. "Evolution" invece é il brano meno riuscito del set, che detiene in se veri aspetti anche interessanti ma che alla fine non 'shocka' al punto giusto.

Genova e dintorni sono sempre stati il nido di molte band importanti del panorama nazionale, spero che lo sia anche per questa giovane band che secondo me deve ancora migliorare e progredire, sono certo che c'è sempre tempo per raddrizzare il tiro magari tentando di tirarsi fuori finché si é in tempo da un filone che non mi stancherò mai di dire é già morto da tempo: il death core, post core o new death che si dica!

Per i Sin Of Lot dodici minuti invece sono pochi per decretarne il successo o il fallimento, quindi aspettiamo nuove release consigliando al combo di non avere troppa fretta e di concentrarsi di più su una direzione personale, so che non é facile ma con questa tecnica di base tutto si può...

60/100


Cisco: Voce
Riky: Chitarra
Jacopo: Basso
Fabio: Batteria

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Death Metal/Deathcore

Tracklist:
01. Everything Is Wrong
02. Evolution
03. Cage
04. Throught Thousand People

Sul web:
Sin Of Lot @MySpace

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