Home Recensioni Album Masachist - Death March Fury

Masachist
Death March Fury

Un macigno abnorme che cade dall'altezza di un kilometro sulla vostra testa prima di morire "spoltigliati" e finire disperati in eterno nei fiumi di lava dell'inferno: questo in sintesi quello che si può considerare questo disco dei polacchi Masachist. Death metal d'attacco senza la minima pietà, una sorta di Immolation/Deicide/Morbid Angel ancora più incazzati e implacabili, una marcia mortale e brutale, un vero proiettile impazzito di soli 26 minuti che tuttavia lasciano il segno indelebilmente.

Ogni tanto arriva una band che con un solo disco si affaccia sul mercato e saluta tutti distanziando di molto tutte le altre uscite discografiche, i nostri non sono nuovi nel settore in quanto trattasi di una band proveniente dalla Polonia formata da all stars (Vader, Decapitated, Azarath, etc), e probabilmente si tratta di una di quelle band che di death metal ne sa suonare e masticare molto.
Io non giudico mai le ad occhi chiusi le "featuring" anche e perché spesso e volentieri non hanno molto da dire rispetto alle formazioni di origine ma in questo caso c'é l'eccezione, infatti Death March Fury é un disco completo e arrembante, che trascina con i sui riff poderosi, con la registrazione perfettamente equilibrata per il genere, non troppo pulita ma nemmeno underground con un feeling del tutto oscuro e cattivo, "figo" se vogliamo passare il termine, un martellamento assassino e delirante come dio death metal richiede.

Il loro suono é abilmente congeniato (senti la track "Appearance of the Worm" per capire che i nostri sono dei veri maestri ... ), si sente un mix di primo stile Floridiano (primi Cannibal Corpse e Deicide) ma accorpato alla perfezione demoniaca e mastodontica di gente come Vader ( e death metal dal sapore europeo-docet!-/nda).
La loro musica è per l'appunto death metal tradizionale con una mescolanza di melodia e brutalità che mi ricorda tanto i maestri del genere, ma loro abilità tecnica è praticamente impeccabile, e si possono percepire la perizia con gli strumenti, un tocco micidiale, un sinistro modo di equilibrare i suoni, ogni tocco, ogni singola nota, ogni feedback, tempi veloci, break, 4/4, e downtuned guitars ai limiti con il groove d'oltreoceano e repentine ri-partenze condite da blastbeats devastanti. Che dire? C'è proprio tutto, alta 'cucina' quindi, condita da solos emozionanti e ritmiche soffocanti in una brutalità che ancora una volta vince sulla melodia senza per questo dimenticarla o insabbiarla.
Ci sono un sacco di cambi di tempo e varietà di metal estremo, che tiene sempre alto l'interesse, il growl é del tipo oltranzista, mai morbido, sembra di sentire una scrofa incinta pronta al macello durante i suoi ultimi istanti di vita, sono ringhia di morte e disperazione, con doppie incisioni e coretti catarrosi insidiosi.

In tracce come "Open the Wounds" ci si avvicina pericolosamente a stilemi grindcore e techno death cari a gruppi fondamentali come i Brutal Truth, ma la guerresca attitudine qui é centuplicata, e a volte la musica che scaturisce dal disco è talmente sincopata che si rischia l'esplosione degli altoparlanti del vostro impianto, come da copione il disco é un fulmine a ciel sereno, e non passa molto prima di arrivare all'ultima traccia "Malicious Cleansing" l'esempio lampante della sintesi di un disco ok sotto ogni punto di vista, un brano se vogliamo retrò e molto nostalgico per quel death metal di un tempo che oggi é molto difficile da sentire a causa di uno spirito di fare musica estrema e quadrata ormai perso ...

L'album non ha lati cattivi, bella la grafica interna ed esterna del digipack davvero molto curato in ogni aspetto, la band viene fuori supportata con il massimo dell'attenzione da parte della sua etichetta e ciò dimostra quanto si conti sul presente e sull'avvenire del gruppo, questo massiccio squadrone di morte sarà in grado di determinare la frantumazione del vostro sederino con un sound massiccio e puro, scevro di ogni ammorbidimento, ma tuttavia non sono del tutto sicuro che i Masachist saliranno sul trono dei loro compaesani Vader e Behemoth nella elite mondiale, purtroppo c'è un certo sovraffollamento di gruppi e poco spazio per uscire dall'anonimato, spero che le cose cambino.

Non importa se la qualità (originalità?) dei Masachist debba ancora uscire del tutto, il disco dimostra certe individualità seppure nascoste dall'ensemble in una trama fitta e oscura molto complicata da districare, ma non ho dubbi che sarà facile sentire ulteriori sviluppi da parte di questa grande band che ha dalla sua una grande base di tratti distintivi ed esecutivi invidiabili che bisogna di certo saper cogliere, dal vivo credo che sarà più facile farsi rapire dal sound infernale dei 5 componenti del combo.
Death metal masters dedicato ai cultori ed acquisto a colpo sicuro!

75/100


Pig: Voce
Daray: Batteria
Thrufel: Chitarra
Aro: Chitarra
Heinrich: Basso

Guest
Ross Dolan (Immolation): Voce su ''Open the Wounds''

Anno: 2009
Label: Witching Hour Productions
Genere: Death Metal

Tracklist:
01. Unveil the Grave
02. Inborn Obedience
03. Womb
04. Open the Wounds
05. Noxious
06. Malicious Cleansing
07. Appearance of the Worm
08. Crush Them!!!
09. Death Shall March
10. Open the Wounds
11. Malicious Cleansing

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