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Onsetcold
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I britannici Onsetcold debuttano con il loro primo full-length dopo una sfilza di demo ed EP, nati nel 2004 raggiungono con l'ep 'Sadness' il loro piccolo spicchio di notorietà nell'underground, ma ora si fa sul serio, il cd in questione è ultraprofessionale e curato nei minimi aspetti, quindi ingloba in se tutte le pretese della band. Vale la pena di soffermarsi su un aspetto, come precedente detto in fase di recensione dei Rumors Of Gehenna la WormHoleDeath Records indaga sui vari spetti che legano il death metal alla sua evoluzione anche se qui ci troviamo in qualcosa di ancora diverso rispetto al cd degli italiani e di certo lontano dal metal core (e questo è positivo), come se non bastasse la pubblicazione di questo cd comunque non aggiunge nulla alla scena death metal.

Onsetcold è un progetto che coniuga il death anche abbastanza brutale con il black sinfonico ed innesti dal sapore visionario specialmente nei backgrounds che si rivelano dei veri voli pindarici.

L'album 'Onsetcold', registrato e prodotto in Italia agli Zeta Factory di Bologna e presso lo studio 73 di Ravenna è un disco moderno ma al contempo conserva la giusta dose di cattiveria onirica dei gruppi delle origini del death melodico progressivo e dalle tinte marziali, si sente subito la produzione potente e pulitissima che mette in risalto la precisione esecutiva del gruppo...
Il sound spesso è un death prototipo delle migliori cose di Morbid Angel e Co. ma con imponenti tastiere e synth che ricadono nel black sinfonico, precisando che non si tratta comunque di niente di "vampiresco" ma più a la Dimmu Borgir se vogliamo fare un nome, sopratutto se si ascoltano certe sfuriate e imponenti atmosfere che tuttavia possono anche essere relazionate al death doom melodico degli anni '90.
Il risultato è comunque godibile e le vocals fanno da contro bilanciamento essendo selvagge, evocative e molto interpretative regalando una luce diversa all'interno delle lunghe song della band britannica.
Ben dieci brani assolutamente di spessore che si dipanano per 44 minuti in cui le ritmiche si muovono su standard veloci e mediamente veloci, il che lascia un ampio margine di esaltazione per le atmosfere fosche e passaggi serpentini specialmente dal connubio chitarre e tastiera.
'Life Without Numbers', prima traccia del cd ci da subito uno spaccato del sound degli inglesi, il mix è letale, velocità, imponenza e brutalità morbosa, scintillanti suoni e cupe malignità che gia in 'Neurotic' si sentono più accentuate (a tratti sembrano i Morbid Angel di 'Domination'), brano che parte in un modo che termina in un'altro e che forse è il più bello del cd.
Fra ritmiche indiavolate e più sostenute e parti più blande e razionali si possono trovare anche episodi più easy listening come la successiva "Relentless", molto ammiccante e attraente.
Per il resto la tracklist di 'Onsetcold' continua a dare la formula musicale del gruppo, che naviga sul misurato equilibrio di atmosfere rallentate e micidiali accelerazioni, ottimo il batterista che sulla falsa linea tracciata dai maestri fa un buon uso dallo strumento ingoiando tutte le peculiarità della ritmica targata Onsetcold per poi esplodere in doppia cassa delirio e pestando come un dannato su toms e piatti, la forza maggiore del combo la danno comunque proprio la batteria e le tastiere, un impatto sonoro che crea un'onda sanguinolenta da scenario apocalittico, ma non mancano anche le ritmiche con soluzioni tecnologiche e quasi ipnotizzanti dove la band mette in mostra tutta la sua abilità esecutiva.
Non si grida la miracolo quindi ma nemmeno si può dire che il cd sia inutile, lo dimostrano le conclusive "Ritual Human Sacrifice" e "Servitude", episodi degni di nota che non mancano anche di stupire e ridare un soffio di coraggio su un genere che troppo spasso prende strade 'alternative' e contaminate da scene musicali (ed attitudinali) che poco hanno a che farci.
Il cd merita anche stavolta un attentissimo ascolto e una valutazione più che sufficiente grazie alle atmosfere coraggiose e agli innesti che se magari sono poco digeribili per i puritani di certo piaceranno a chi ama musiche estreme sulfuree e malefiche il tanto giusto.
Disco degno di nota quindi, suonato ottimamente che potrà dare in futuro, con una ulteriore ricerca sull'originalità, delle belle soddisfazioni al gruppo ed agli ascoltatori. Esordio degli Onsetcold nella scena che conta con più di un aspetto positivo, qualità da vendere e brani accettabili nonostante la mancanza di un vero e proprio elemento al 100% distintivo, ma c'è tempo per questo, siamo solo agli inizi.

70/100


Shaq: Voce
Ben: Chitarra
Mike: Basso
Ineal: Batteria
Farley: Tastiere

Anno: 2009
Label: WormHoleDeath/Aural Music
Genere: Brutal/Death Metal

Tracklist:
01. Life Without Numbers
02. No Sun No Life
03. Psychopath
04. Masterdom
05. Pale Horse
06. After The Fire
07. Neurotic
08. Relentless
09. Ritual Human Sacrifice
10. Servitude

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