Continuum non è altro che un sinonimo con molte sfaccettature dell'ambizione e visione collettiva di Dirk Serries, già membro di VidnaObmana e Fear Falls Burning e di Steven Wilson già con Bass Communion, Blackfield e Porcupine Tree, animati entrambi dalla intensa passione per la contaminazione di molteplici generi musicali.
Continuum 2 costituisce la seconda pubblicazione di una serie limitata di edizioni di albums esclusive per la label Soleilmoon Recordings. Ogni CD è inoltre proposto in un ottimo formato digipack, dalle dimensioni più consistenti e corredato da una serie di disegni realizzati in esclusiva da Lasse Hoile. Continuum 1, il primo lavoro dello speciale progetto del duo Serries/Wilson, catturava entrambi gli artisti nell'intento di dipingere una musica dalle sonorità minimaliste e sperdute nel deserto, concepite attorno a tre pièces della durata fiume di venti minuti cadauna riccamente composte e stratificate nella forma di musica malinconica. L'album aveva avuto un ottimo successo di mercato, tanto da risultare sold out nell'arco di poche settimane dalla sua pubblicazione, e da 'guadagnarsi' la diffusione pirata all'interno della Repubblica Ceca, sicuramente un motivo di orgoglio per la piccola Soleilmoon mai maturato per nessun'altro titolo precedente del suo pur ricco catalogo. Due anni dopo Serries/Wilson tornano a rinverdire il progetto con questo Continuum 2. Il nuovo album contiene ancora tre lunghi brani, ma rompe per certi versi la continuità con il suo diretto predecessore grazie all'ingente arricchimento con soundscapes elettronici e una gamma molto ampia di sonorità della sei corde elettrica. Il lavoro in effetti sfugge alle facili classificazioni cimentandosi infaticabilmente nell'intento (già coltivato) di cavalcare uno spettro amplissimo di stilemi musicali, rompendo ogni regola e dedicandosi a frantumare le barriere e le aspettative dell'ascoltatore durante il suo dispiegamento. Non è un album metal, nè propriamente ambient pur inforcando entrambe le strade, è qualcosa di più. Si potrebbe disegnare pensandolo sotto le sembianze di un film horror-fantascientifico svolgentesi sul versante di un pianeta fantasma, oppure alla soundtrack di un'apocalisse tratteggiata in slow motion nella quale ogni segnale di vita langue al di sotto delle rocce: crosta divelta e pulviscolo terrestre in ogni dove. 80/100
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Steven Wilson, Dirk Serries: Chitarra elettrica, Basso, drones, processing Anno: 2007 Sul web: |