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Andy Summers
Peggy's Blue Skylight

Dopo aver intrapreso la rilettura di Thelonious Monk nell'album Green Chimneys del 1999, Andy Summers si cimenta con un nuovo maestro: Charles Mingus.

Bisogna dire che l'allontanamento di Peggy's Blue Skylight dagli standard originali era difficilmente evitabile, principalmente per la scelta di Andy Summers di strutturare l'intero lavoro sulla chitarra, strumento di cui Mingus ha sempre fatto un uso molto parco, fatta la dovuta eccezione per la fase terminale della sua produzione. Basti pensare che in Three or Four Shades of Blues del 1977 figurano addirittura tre chitarristi del livello di Philip Catherine, Larry Coryell e John Scofield.
La scelta di Summers è però di non "duellare" con Mingus, tralasciando quasi integralmente l'impiego dei fiati, di cui Mingus fece abbondante uso nei suoi lavori.
Inoltre sceglie di farsi supportare dalla fisarmonica, dall'organo, dal violoncello e dalla versatile sezione ritmica costituita da Joel Taylor alla batteria e Dave Carpenter al basso.
Sicuramente talune letture stilistiche molto personali di Summers alimenteranno le critiche dei più ortodossi che potranno leggervi un oltraggio all'impegno di Mingus, è inevitabile. Particolarmente arditi sono gli esperimenti di Boogie Stop Shuffle costruita su un ritmo reggae, o il ricorso ad un singolare strumento indiano analogo al sitar: la veena che sostiene Reincarnation Of A Lovebird accanto alle modulazioni vocali di una cantante indiana. Da segnalare anche la particolarità dell'arrangiamento samba in Remember Rockefeller at Attica, e Goodbye Pork-Pie Hat in salsa rap e decantato.
Le soluzioni musicali proposte sono inoltre valorizzate dalla partecipazione di alcuni musicisti notevoli quali Randy Brecker alla tromba, Hank Roberts al violoncello e Deborah Harry che canta in Weird Nightmare, i Jazz Passengers all'interno di Free Cell Block F e addirittura il Kronos Quartet, nel più audace pezzo dell'album: Myself When I Am Real.
Proprio quest'ultimo merita una considerazione perchè da pezzo pianistico si trasforma nell'arrangiamento di Sy Johnson, già orchestratore delle partiture di Mingus, in opera da camera per quartetto d'archi e chitarra.
Intelligentemente Summers, il quale ha sempre sopperito con il gusto alla tecnica, decide di proporsi senza eccessi in qualità di raffinato jazzista in pezzi come Free Cell Block F, quale autore di ballate in Self Portrait in Three Colours, oppure nelle vesti Hendrixiane in Tonight at Noon.
Ciò che è apprezzabile in Peggy's Blue Skylight è il coraggio di Andy Summers di stravolgere Mingus ma con il rispetto per l'artista, denotato dalla spontaneità e dal temperamento che di quest'ultimo vengono fatti propri e riproposti.

70/100


Andy Summers: Chitarra
Dave Carpenter: Basso
Joel Taylor: Batteria

Anno: 2000
Label: RCA Victor
Genere: Jazz

Track Listing:
1. Boogie Stop Shuffle
2. Tonight At Noon
3. Reincarnation Of A Lovebird
4. Opus Three
5. Cumbia Jazz Fusion
6. Remember Rockefeller At Attica
7. Peggy's Blue Skylight
8. Weird Nightmare
9. Goodbye Pork Pie Hat/Where Can A Man Find Peace?
10. Free Cell Block F
11. Self Portrait In Three Colors
12. Myself When I Am Real

Sul web:
Andy Summers

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