Difficile etichettare con precisione la musica dei napoletani Winter of Life, molte sono infatti le influenza che traspaiono dall'ascolto di Mother Madness, album d'esordio per il sestetto campano.
Di primo acchito mi verrebbe di citare i Pain of Salvation ma poi emergono elementi Gotici che poco hanno a che fare con la band svedese; i Winter of Life pur partendo indubbiamente da basi Prog dimostrano di saper allargare i propri orizzonti musicali, introducendo ritmiche robuste, una struttura che spesso richiama l'Heavy classico con soli, linee melodiche e riff di chitarra decisamente accattivanti, atmosfere Gotiche di vaga matrice novembrina, buoni cambi di tempo, una voce molto adatta al genere, potente e melodica, elementi jazz che rendono più raffinati alcuni passaggi, insomma una buona varietà di idee che ci fanno illustrano una band dal songwriting ricco e variegato e dalle capacità tecniche sicuramente di buon livello ma in mezzo a tante rose troviamo pure qualche spina, che si manifesta nel difetto dei Winter of Life di eccedere spesso e volentieri in una sorta di autocompiacimento, tendendo ad allungare anche oltre il necessario i brani, peccando forse di eccesso di foga compositiva, di voglia di stupire a tutti i costi, non tanto con il virtuosismo solistico, che invece è quasi totalmente assente, quanto nel voler mettere giocoforza troppa "carne al fuoco", col risultato di confondere talvolta l'ascoltatore. Quasi tutti i pezzi al di sopra dei 5 minuti, molti dei quali se riassunti meglio avrebbero sicuramente colpito maggiormente. Non fraintendetemi il lavoro è nel complesso un buon lavoro, l'album è oggettivamente bello e piacevole da ascoltare, come detto ben suonato e senza dubbio ricco ed interessante ma avrebbe potuto essere ancora migliore lavorando con maggiore cura sulla struttura dei brani, evitando alcuni passaggi che appaiono forzati ed accorciando la durata dei pezzi. Il coraggio e le capacità tecniche non mancano ai ragazzi napoletani, così come la ricercatezza sonora ed il gusto estetico nell'assemblare brani ricchi di contenuti musicali di ottimo livello che lasciano intravvedere molteplici influenze; mi auguro e spero che questa loro prima esperienza discografica possa essere stata un utile insegnamento e che possa servire ai Winter of Life a saper cogliere quegli aspetti che potranno tornare buoni per il futuro sopratutto per quel che riguarda la capacità di gestire al meglio le tempistiche e lo sviluppo dei brani. Comunque un lavoro più che discreto il cui ascolto è comunque consigliato a tutti gli amanti del Prog Metal capace di esplorare anche altri territori musicali. 73/100
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Elia Daniele: Voce Anno: 2009 |