In attesa di capire come si concluderà la "telenovela" per cui Ozzy Osbourne potrebbe veder cacciato il figliol prodigo Zakk Wilde dalla sua band, con quest'ultimo, che tramite il portale di Twitter avrebbe smentito il tutto. La dura legge delle raccolte colpisce inesorabile anche i Black Label Society.
La band del Berseker, uno dei chitarristi di maggior talento in ambito Hard Rock usciti negli ultimi 25 anni, festeggia con questo best of gli 11 anni di vita della sua creatura, della quale 10 discografici, con una manciata di pezzi che ricopre bene in ordine cronologico la carriera dei Black Label Society dagli esordi con Sonic Brew del 1999 fino al controverso Shoot to Hell del 2006, pescando ben 3 pezzi dal masterpiece della Mafia (2005). I detrattori più accaniti, nell'ascoltare le 16 canzoni dell'antologia continueranno a pensare che senza No More Tears di Ozzy Osbourne il corpulento Wilde non sarebbe mai riuscito a trovare un proprio sound (ed in parte potrebbe anche essere vero), ma fatto sta che brani come "Fire It Up", "Stillborn" e "Bleed For Me" sono pura dinamite sonora, che scava spesso nel Southern degli anni '70 per fondersi con Heavy Metal e Hard Rock, creando un muro sono di grande impatto e fisicità. Niente di originale, ma alla fine ci viene da pensare che senza i Black Label Society, il mondo moderno della musica dura sarebbe senza un tassello comunque importante, come un puzzle di 1.000 pezzi alla quale manca soltanto l'ultimo e non meno importante degli altri, per il risultato finale. Impossibile poi dimenticarsi anche delle splendide ballate in salsa country oppure in stile post-Grunge, che mostrano una profondità compositiva di primissimo livello. Skullage è quindi una raccolta senza infamia e senza lode, che ha come unico e semplice scopo quello di fare il resoconto di una stagione fatta di chitarre spianate e grandi melodie Rock. 65/100
|
Zakk Wilde: Voce, chitarra, basso e piano Anno: 2009 |