Cor cordium è l’ideale e degno successore di “If” e, seppur ricalcandone in parte gli schemi, se ne allontana grazie ad una maggiore ricercatezza dei suoni e delle soluzioni corali, pur mantenendone l’immediatezza melodica.
Dei sei brani presenti, “Nothing box” è quello più vicino alle atmosfere del predecessore: dalle tastiere di Schendel, spesso in primo piano e a volte di raccordo, ma sempre con un gusto che ha pochi eguali; ai continui cambi di atmosfera tra attimi acustici ed altri elettrici, alla voce di Davison a saldare tra loro i notevoli squarci strumentali costruiti dal resto della band.
Che si desidera di più se si amano certe sonorità per quanto conosciute?
Meno avventurosa dal punto di vista strumentale (anche se non mancano “assoli” ad affetto), ma con dei continui ed azzeccati cori, è la seconda traccia “One heart”.
“Salvation station” è invece un episodio minore ed un mezzo passo falso malgrado un atipico intermezzo strumentale ed un ritornello facilmente (troppo facilmente) cantabile.
Di pregevole fattura “Dear father”, una lunga e melanconica ballad di oltre 10 minuti, semplice , senza eccessivi orpelli, ma molto gradevole.
Non poteva mancare in un album dei Glass Hammer la solita suite, stavolta di ”soli” 18 minuti. “To someone”, paradossalmente, avvicina la band a sonorità care ai Genesis di “Wind and wuthering”, pur omaggiando ovviamente gli Yes di “Keys to ascension” e di “The ladder”.
Ma che diamine, questi sono i Glass Hammer e Cor cordium è un album con una personalità e forza proprie a prescindere da ogni paragone per quanto lecito.
“She, a lovely tower”, l’ultimo brano, è ricco di cambi di atmosfera e chiude un lavoro davvero convincente ed appagante che non ci fa rimpiangere certamente “If”.
Questi sono i Glass Hammer di oggi. Prendere o lasciare. Personalmente ho apprezzato molto la “svolta” ed attendo conferme nel prossimo lavoro.
Fred Schendel: Tastiere, steel guitar, cori
Steve Babb: Basso, tastiere, cori
Jon Davison: Voce, chitarra acustica
Alan Shikoh: Chitarre, sitar
Guests:
Randall Williams: Batteria
Jeffrey Sick: Violino su Dear Daddy
Ed Davis: Viola su Dear Daddy
Anno: 2011
Label: Arion Records/Sound Resources
Genere: Progressive Rock
Tracklist:
01. Nothing Box
02. One Heart
03. Salvation Station
04. Dear Daddy
05. To Someone
06. She, A Lonely Tower