Il problema da porsi in casi del genere non sta nel determinare se la band abbia attinto o meno dai Dream Theater o dai Symphony X, bensì capire quale possa essere il vero potenziale di una band che si è espressa finora con un solo disco, paradossalmente presentato come un demo. 'The Praise Of Madness' è molto più di questo, è una costante sorpresa nascosta dietro l'angolo che si affaccia per ammaliarti e poi tornare al suo posto, all'interno di una magnificente overture, vera e strepitosa colonna portante del disco.
Il songwriting, come si può evincere dal titolo, è una messa in musica de "L'Elogio Della Follia" di Erasmo Da Rotterdam, un viaggio mentale reso in maniera eccellente dalla band. Il saggio originale si compone di una serie di orazioni su "quando la follia predica di auto-ingannarsi e a diventare matti", un lavoro incredibile che solo una band audace ed ambiziosa avrebbe potuto scegliere per raccontarlo così com'è l'ha fatto.
Quanto ai brani non mi sento di indicare se ve ne siano di migliori rispetto ad altri e quali siano. Quanto il Prog Metal viene suonato a questi livelli un discorso del genere non può stare in piedi neanche se avvolto in un tappeto persiano. Il tenore del disco è altissimo in ogni suo dettaglio, non ultima la qualità acustica, degna di pubblicazione già così com'è, alla faccia del demo e di tutti i dischi originali di band emergenti sotto contratto che per i tre quarti troveranno di che nascondersi dalla vergogna. Spicca tuttavia un brano, tra gli altri, per il quale è per me inevitabile accennare. Anzitutto la pregnanza simbolica, in quanto si intitola "Erasmus's Rest" e poi perchè possiede un ritornello immediato e bellissimo che impreziosisce uno stile che, per quanto già di per se ricco di incalcolabili spunti stilistici, non sembra nemmeno volersi privare di soluzioni degne di campioni.
I Phaenomena, giovani ma con la sicurezza e la lungimiranza dei veterani, sono un gruppo come pochi. Auspico, facendo i dovuti scongiuri, che possano ben presto collocarsi ben più in alto di quanto non siano ragionevolmente ora. Questione di tempo, per ora spero vogliano accontentarsi di queste parole.
90/100
Pasquale Barile: Tastiere
Fausto De Bellis: Chitarra
Luca Galantino: Chitarra
Michele Iuso: Basso
Stefano Sbrignadello: Voce
Giovanni Semeraro: Batteria
Anno: 2008
Label: Autoprodotto
Genere: Progressive Metal
Tracklist:
01. Pallade's Whim
02. Awakening
03. Overture
04. Incipit Delirii
05. Recollection in Tranquillity
06. Mistress of Insanity
07. Erasmus's Rest
08. The Frenetic Triad
09. Instrumad
10. The Praise of Madness