Per rappresentare ciò gli Orphaned Land usano un sound decisamente originale, non tanto per le basi che sono un Melodic Death incentrato quasi esclusivamente su una dura e potente voce growl, ed un Progressive che con il cantato pulito e linee musicali più strutturate e melodiche, dovute all'utilizzo di strumenti decisamente non canonici in una metal band, come pianoforte e violino, aggiunti ad ottimi assoli di chitarra e tastiera da un chiaro e marcato segno musicale al platter.
L'originalità, non riscontrabile in band occidentali, sta nel fatto che il tutto è condito con intensi momenti folk, grazie all'uso di voci femminili e cori in ebraico e arabo, a proposito vi sono anche parti in yemenita e latino, oltre che ovviamente in inglese, che aggiunto all'utilizzo di strumenti tipicamente arabo/israeliani arricchiscono il sound degli Orphaned Land con colori e sapori decisamente Mediorientali, che a mio parere regalano i momenti più "emozionanti".
Quello che ne viene fuori è comunque un lavoro variegato ed interessante, la cura nella
realizzazione e le grandi capacità tecniche degli Orphaned Land, vedere la parte di chitarra in "The storm still rages inside" o il piano solo su "Norra el norra" per credere, ne fanno sicuramente un disco a cui rivolgere con attenzione ben più di un ascolto, anche per chi normalmente è avezzo a sonorità più soft. Per un pre-ascolto è presente un loro spazio, ufficiale, su MySpace.
80/100
Kobi Farhi: Voce
Yossi Sassi: Chitarra
Matti Svatitzki: Chitarra
Uri Zelcha: Basso
Eden Rabin: Tastiere
Avi Diamond: Batteria
Anno: 2004
Label: Century Media
Genere: Progressive/Death Metal
Tracklist:
01. Birth Of The Three (The Unification)
02. Ocean Land (The Revelation)
03. The Kiss Of Babylon (The Sins)
04. A'salk
05. Halo Dies (The Wrath Of God)
06. A Call To Awake (The Quest)
07. Building the Ark
08. Norra El Norra (Entering The Ark)
09. The Calm Before The Flood
10. Mabool (The Flood)
11. The Storm Still Rages Inside
12. Rainbow (The Resurrection)