Home Recensioni Album Moray Firth - A Paradigm Shift

Moray Firth
A Paradigm Shift

Molte sono le aspettative accingendomi ad ascoltare questo disco, non proprio nuovissimo, è del 2007, dei francesi Moray Firth; non che li abbia mai sentiti nominare prima ma tra la confezione in digipack che è molto bella e tra le note biografiche che sono riuscito a rintracciare sul web non so come o perchè mi è nata una viva curiosità per questo A Paradigm Shift. La proposta della band francese verte su di un Progressive Death Metal a cavallo tra il tradizionale sound alla Redemption, giusto per fare un nome tra tanti e venature più Progressive fatte di buone linee solistiche con la chitarra e discreti inserti melodici, peccato che tutto questo, pur se discretamente costruito e suonato si scontra con una produzione ed un missaggio veramente di scarsa qualità che pregiudica, credo in maniera determinante quello che è il risultato complessivo dell'album dei Moray Firth

Brani come "Of vampires and man" o la conclusiva "The stream of our lives", avrebbero le carte in regola per essere dei buoni pezzi ma mancano di mordente risultano troppo molli, non è tanto la complessiva mancanza di originalità quanto l'impressione di un pezzo che resta perennemente sul punto di decollare senza però mai riuscire a suscitare niente più che un vago interesse, colpa anche di una sezione ritmica, leggi batteria, che non "aggredisce" mai, sembra quasi "finta", restano da considerare i buoni riff di chitarra, e gli assoli di Giullame Millet e Stephane Mely, che pur se talvolta eccessivamente accademici riescono a aggiungere valore ai brani, così come il basso di Jocelyn Martinez che è anche la voce della band, che prova a compensare, non sempre riuscendovi, laddove è fallace Florian Giulhen con la sua batteria.

In conclusione un disco che non mantiene le premesse che aveva creato in me prima del suo ascolto, un mixing veramente pessimo in cui il bilanciamento dei suoni penalizza fortemente le composizioni nel loro insieme, una sezione ritmica che per quel che riguarda la batteria non si dimostra pienamente all'altezza, contribuiscono a far diminuire il valore di un lavoro che sarebbe potuto essere ben più elevato, infatti le idee a livello compositivo ci sono ed anche alcune soluzioni tecniche sono adeguate ma A Paradigm Shift stenta a decollare e manca decisamente di mordente, di quell'appeal che ti fa interessare a lavori già di per sè non sempre semplici nell'approccio, se ci si presenta in una determinata maniera occorre anche rispondere alle aspettative create non solo con il songwriting e con la tecnica strumentale ma anche con un prodotto che sia ben registrato e ben prodotto ed in questo caso ciò non avviene, è proprio vero quindi che l'abito non fa il monaco. Ma non tutto è da buttare; anzi, ma in questo caso come si suol dire "manca un soldo per fare una lira" .... rimandati alla prossima.

58/100


Florian 'Flo' Guilhen: Batteria
Stéphane 'Steff' Mely: Chitarra, voce
Guillaume 'Guy' Millet: Chitarra
Jocelyn 'Joe' Martinez: Voce, basso

Anno: 2007
Label: Autoprodotto
Genere: Progressive Death Metal

Tracklist:
01. Intro
02. Dusk Trial
03. A Jester's Pledge
04. The Storm Room
05. Of Vampires And Men
06. Think Twice
07. Vanished
08. Even Death May Die
09. The Stream Of Our Lives

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