Gli Hogwash nascono nel 1994 ed hanno all'attivo 3 albums (Fungus Fantasia, Tailoring, AtomBombProofHeart).
La maturazione di questo gruppo è marcata da un'attività molto intensa sia dal punto di vista live che dal forte impegno nel collaborare in progetti paralleli nel periodo tra il 2002-2003. In seguito si segnalano per il coinvolgimento nel 2004 nella promozione dell'album dei Verdena. Il loro ultimo lavoro Half Untruths, si spiega con un andamento piuttosto regolare nell'arco dei 13 brani, a differenza di quanto è stato detto per i lavori precedenti, maggiormente propensi ad aperture elettriche e spigolose. Si ascolta con una certa scioltezza, non presenta una vena complicata o cervellotica, è anzi un rock molto puro e coinvolgente, My Dear December e Fools Do Pay ce lo trasmettono con una certa chiarezza. I tratti spinti e aspri sono annullati dai riff piuttosto morbidi della chitarra acustica e dal cullante cantato di Ruggeri e Nazzarri come in Weak Brother e I See You. I suoni elettrici delle chitarre che sembrano dolcemente rincorrersi l'una dietro l'altra rilasciano un effetto benefico, genuino, quasi bucolico il quale a volte sfocia in lievi afflati malinconici (Mend My Ways). Voltandosi a 360 gradi, gli Hogwash di questo album, messi a paragone perlomeno con gli altri gruppi indie italiani hanno sicuramente qualcosa di diverso: c'è la sensata scelta di privarsi di ritmi estremamente frenetici che a volte inducono ad inciampare in risultati aridi; dall'altra parte si privilegiano, in quasi tutti i brani, brevi parti strumentali che impreziosiscono notevolmente il risultato con motivi pop-rock molto avvolgenti (As a Day). E' un disco senza dubbio caldo e ricco di poesia musicale, che merita di essere ascoltato con attenzione; per tutti coloro che ricercano un momento di pausa mentale da qualunque pressione, che vogliono l'essenzialità, ecco questo è ciò che fa per loro. |
Enrico Ruggeri: Chitarra, voce Anno: 2006 |