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Hoffmann Hoock/Wöstheinrich
Conundrum

La sempre avventurosa label DiN di Ian Boddy continua il suo incessante percorso all'interno di nuovi territori inesplorati dell'elettronica attraverso questo nuovo capitolo dal titolo Conundrum, prima collaborazione tra il guitarist/sitarist Klaus Hoffmann-Hoock ed il cultore del synth/sequencer Bernhard Wöstheinrich, già membro dei Centrozoon con Markus Reuter. La collisione tra il prog-space rocker hero ed il maestro di soundscapes contribuisce a spalancare nuove visioni auree, grazie anche all'assistenza di Markus Reuter e del deus ex machina della DiN, Ian Boddy.
La traccia d'esordio Virpasksha costituisce un brillante sintesi delle intenzioni musicali dell'intero album, intrecciare ogni sfumatura stilistica e far balenare di tanto in tanto questa commistione in ogni angolo del lavoro, avvolgendolo attorno ad un ritmo incalzante e a bolle melodiche New Wave. Il brano oscilla tra una intro di soundscapes da sogno ed una evoluzione di effervescente elettro-pop che si dilegua ben presto nello spazio sonoro.
Swarmandel segue una traiettoria analoga, aprendosi in una soave atmosfera ambient prima che un ritmo filtrante cominci a stuzzicare l'ascoltatore in un groviglio di sonorità sintetizzate. Ad impreziosire il tutto interviene il sitar di Hoffmann-Hoock che diffonde un'aurea iridescenza grazie al suo suono analogo a quello di un'arpa. Eccessivamente uptempo per un brano ambient, e troppo vicino alle sensazioni evocate dai soundscapes per il Prog-rock il pezzo appartiene ad una categoria inclassificabile.
Nel contempo Moonlit colma in maniera esemplare il gap tra spacerock ed ambient. Adesso Wöstheinrich costruisce squisiti soundscapes che si sviluppano a spirale come cattedrali di vetro nell'etere, mentre Hoffmann-Hoock crea evocativi echi con chitarra e sitar che paiono venire direttamente dalle nuvole, suggerendo mistiche e magiche visioni.
Del pari sublime risulta Flavia's Paradise, una singolare fusione di turbinosi soundscapes, ridondanti accordi di chitarra, tintinnii di piatti, e maree di synth. Muovendo dalle suggestioni paesaggistiche occidentali a quelle più proprie dell'oriente si dispiegano Bowed Visions e la title-track, che richiamano più da vicino alcuni dei primi lavori di Hoffmann-Hoock in atmosfere spaziali unite ad ispirati soli di prog-guitar e sitar.
Conundrum invece appare più delicata, con la partecipazione in veste di singer di SiRenee la cui voce scintilla nella brezza, il ritmo è apparentemente guidato da tablas, e scivola lentamente in una sorta di trance sonora. In opposizione totale alla bellezza struggente del precedente brano è Phased Realities, pezzo incostante sviluppato attorno a synth tenebrosi e chitarre ombrose. Il pezzo ha un avvio elettronico, ma il finale vira attorno ad uno stile jam e prog-rock.
Le saporite miscele di Est ed Ovest, chitarre e synths, l'uso versatile del sequencer ed i ritmi fluidi, le atmosfere instabili e sempre in movimento nonchè l'accurata fusione degli stili rendono Conundrum un album di elettronica ai limiti dell'eccellenza.



Klaus Hoffmann-Hoock: Chitarra elettrica, sitar elettrico
Bernhard Wöstheinrich: Synths, sequencing
Markus Reuter & Ian Boddy: Drum Programming , additional sequences

Anno: 2007
Label: DiN
Genere: Elettronica

Track Listing:
01. Virupaksha
02. Bowed Visions
03. Conundrum
04. Phased Realities
05. Swarmandel
06. Flavia’s Paradise
07. Moonlit

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