Tredici articolatissimi solchi costituiscono “Rock Napalm Roll”, primo album degli ETB, dove la brevissima apripista, “Pigs All Around”, si scaglia con inaudita violenza sonora contro l'ascoltatore, toccando timbri di chiara provenienza hardcore-punk.
La cosa fa sorgere in noi un piccolo dubbio sul fatto che questo potrebbe essere il preludio di un album più violento ma forse meno geniale rispetto alla loro demo precedente (già recensito dal sottoscritto su questa stessa 'zine). Ma niente paura lettori di A&B! La vena esplorativa della band non si è affatto esaurita! Infatti, alla schizofrenia metal tipica dei ETB, sembrano accostarsi anche alcune influenze Jazz, Funky e persino Country! L'inimitabile anima degli ETB non tarda dunque a rivelarsi già dalla seconda traccia, “Souls Made Of Biscuits”, un'anima fatta di biscotti ma pur sempre un'anima, benché disturbata ed in perenne bilico fra nenie malate e terremoti sonori. Benché il titolo dell'album, che può trarre in inganno, mi sembra più che scontato evidenziare che gli ETB non “macinano” rock'n'roll, nel senso stretto del termine, ma un crossover indefinibile, frutto di tanti padri putativi: fra i tanti spiccano sicuramente i Carbonized (quelli dell'album “Screaming Machines”), la cui influenza sembra non aver mai abbandonato questa formazione, continuando così ad animare vivacemente questi tredici episodi musicali di dinamico e sferragliante crossover. La breve e funkeggiante “Iolao Rock'n'Roll” precede “Spastikoma Mrs Doroty”, quarta traccia del disco, abbellita da cantilene malate e massacri sonori. Quanto mai evocativo il titolo scelto per “Nonsensepointofview”, che per gli ETB sembra essere una autentica filosofia di vita. “My Insanity + Interludio”, con i suoi “rallentoni” metal, sembra perfetta per headbanger collettivi, traccia ulteriormente arricchita dal suono di una trombettina che farebbe venire l'esaurimento nervoso anche ad un maestro Yoga! Curiosamente, per la settima traccia, il nostro combo ha tirato fuori dal loro cilindro magico, un bizzarro titolo in italiano: prendi il genio compositivo del Maestro Morricone e fallo drogare di merda radioattiva per almeno una settimana ed avrai “Pietre Spasmodiche In Western Soda”, una immaginaria colonna sonora per un improbabile spaghetti-western mutante! Altro titolo in italiano è stato riservato all'unico pezzo strumentale del disco: “Crostata Chimera”. Più pacata e persino piacevole è “Quarantined Species”, ottava canzone del disco, che ricorda nel canto e negli arpeggi chitarristici i Red Chili Peppers (sì ma dopo aver fatto il pieno di crack). Quando invece ho ascoltato “Little Withe Wafer” e “My Friends Vampires” ho cominciato seriamente a dubitare della stabilità mentale di questo trio, che come pionieri scavano indefessamente alla ricerca di un suono spastico e dal DNA incerto. In bilico fra metal, funky e hardcore è “Voyeur”, brano che precede “Knowledge Of My Actions”, episodio finale di “Rock Napalm Roll”, che a gran sorpresa si rivela essere una romantica sonata bipolare, dove la voce di una soave donzella ci accarezza dolcemente le trombe d'Eustacchio, già abbondantemente martirizzate dalle tracce precedenti. La furia nonsense e la ricerca indefessa di un suono impossibile, sono gli elementi distinguibili di questi tre pazzoidi che meritano a pieno un posto nell'Olimpo degli Dei della Musica... e se non ci dovesse essere più spazio, allora uno al manicomio criminale andrebbe più che bene. 70/100
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Faz: Voce, basso Anno: 2008 |