Scritto da Gianluca Livi Giovedì 22 Ottobre 2015 16:28
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Scritto da Daniele Ruggiero Giovedì 22 Ottobre 2015 12:13
Il 1973 è un anno particolarmente fertile in campo musicale: l’Inghilterra è la madre di capolavori come “Selling England by the Pound” dei Genesis, “Quadrophenia” degli Who ma soprattutto “The Dark Side Of The Moon”, gioiello forgiato dai Pink Floyd. I Queen debuttano con l’album omonimo, David Bowie sforna “Aladdin Sane”, mentre dall’altra parte dell’oceano atlantico, nel nuovo continente, esce “Raw Power” di Iggy Pop & The Stooges, “Berlin” di Lou Reed e “Greetings From Asbury Park, N.J.” il primo album di un certo Bruce Springsteen. |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Martedì 20 Ottobre 2015 12:13
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Scritto da Gianluca Livi Sabato 17 Ottobre 2015 21:36
Per niente assuefatta alle uscite discografiche dal vivo, la PFM ci offre una cofanetto che si articola su ben quattro picture cd dalla elegante veste grafica, sui quali sono ripartiti 10 anni di attività concertistica. |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Giovedì 15 Ottobre 2015 21:36
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Scritto da Bartolomeo Varchetta Martedì 13 Ottobre 2015 21:36
Risalente al 1991, questo quinto disco per gli Stadio, dal titolo curioso, può senza dubbio essere considerato l’album della maturità. |
Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 23 Settembre 2015 20:22
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Scritto da Valentino Butti Lunedì 21 Settembre 2015 20:22
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Scritto da Valentino Butti Lunedì 21 Settembre 2015 19:58
Il bassista/chitarrista Mike Rutherford lo fa con “ Smallcreep’s day” nel quale si avvale della collaborazione del vecchio compagno Anthony Phillips alle tastiere, di Simon Phillips alla batteria, di Morris Pert alle percussioni e di Noel McCalla alla voce. Il lato A del vinile è occupato dalla suite che dà il titolo all’album (suddivisa in 7 sezioni), certamente tra i brani migliori che un membro dei Genesis abbia mai scritto al di fuori della band. Si spazia dall’introduzione d’atmosfera di “Between the tick and the tock”, al rock frizzante di “Working in line”, passando per brevi sprazzi strumentali come “After hours” e “Smallcreep alone”, per la più strutturata “Cats and rats” ( Genesis doc…) ed ancora per lo spumeggiante e magnifico strumentale “Out of the daylight”, chiudendo con la struggente “At the end of the day”. Meno riuscito il lato B anche se la brillante “Moonshine” e la ballad “Time and time again” non sfigurano affatto. Poi il ritorno di Collins produce il buon “Duke”, ma anche lo straordinario successo commerciale di “Face value” (l’album solista del batterista e cantante) e da allora niente sarà più lo stesso, purtroppo, talchè il buon Mike troverà più remunerativo l’easy pop dei suoi “Mechanics”… |
Scritto da Giovanni Loria Martedì 08 Settembre 2015 14:00
Il pubblico li omaggiò a dovere: "Black Water" vendette milioni di copie e fu il primo singolo della band a raggiungere il n. 1 (mentre "Another Park, Another Sunday" ebbe un più “moderato” successo, fermandosi alla posizione n. 32). Bacio accademico per il posterone incluso nella confezione in vinile e la (a dir poco spettacolare) foto presente in copertina (scattata sul palco, ma da sopra), che ritrae, tra gli altri strumenti, due batterie dalla composizione magniloquente e un artwork sublimato da colori altamente suggestivi. |
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