
Album di transizione nella storia del gruppo di Ian Anderson, Minstrel in the Gallery riflette da una parte le tensioni e le inquietudini del periodo (metà anni '70), e dall'altra, specularmente, le incertezze artistiche e personali del leader, il tutto mirabilmente esposto e riassunto nella suite Baker St. Muse.
Se da una parte dunque musicalmente l'album forma, col precedente War Child e il successivo Too Old to R'n'R, un trittico piuttosto peculiare, lontano dalla sbornia prog del (al tempo) controverso A Passion Play, dall'altra risulta un album vitale e sentito, amatissimo dai fans. Più che tutti gli altri episodi della discografia dei Tull, è un album dichiaratamente 'politico' e sociale, in cui i ripensamenti personali ed artistici di Ian Anderson danno alla musica (e ai testi, ovviamente) una urgenza, una tensione e una drammaticità singolari che hanno peraltro resistito benissimo all'usura del tempo, a conferma della bontà e della qualità assoluta del lavoro.
Grande era dunque l'attesa anche per questa rilettura da parte di Steven Wilson, e le attese non sono state in alcun modo deluse.Al solito, anche il suono di questa riedizione è grandioso ed eccitante: separazione strumentale nitidissima, grandissimo equilibrio tonale e un senso di piacere all'ascolto davvero mirabile.Come nelle edizioni precedenti, grande la messe di tracce aggiuntive, alcune delle quali ben conosciute (il suggestivo singolo Summerday Sands, i tre brani delle BBC Sessions), a cui sono affiancate early e alternate takes, ed anche in questo caso la mano di Steven Wilson spicca immediatamente. Particolare curiosità destava poi il secondo disco contenente il concerto a Parigi del luglio '75, ma qui si deve rilevare una certa delusione: la registrazione è lungi dall'essere ottimale, e del resto l'esibizione non va certo annoverata tra i momenti epici del gruppo, risultando nel complesso piuttosto di mestiere che ispirata e vitale.
Sul missaggio operato da Jakko Jakszyk preferirei non esprimermi, da una parte perché il materiale su cui ha operato non sembra appunto di primissima qualità, dall'altra perché sulla qualità dei suoi interventi dopo le recenti riedizioni di parte del catalogo di EL&P nutro qualche perplessità, per cui mi risulta difficile dare una valutazione oggettiva. In ogni caso non si tratta di un concerto annoverabile come imperdibile.I due dvd contengono ovviamente lo stesso materiale audio dei due cd, negli usuali formati ad alta definizione, più il flat transfer del master originale e quello (e questo può essere una chicca) quadrifonico pubblicato in LP al tempo. Spettacolare poi la versione in vinile singolo (senza cioè le tracce aggiunte), di altissima qualità e resa sonora, come del resto già accaduto nelle uscite precedenti.L'artwork ricalca lo stile già conosciuto nelle riedizioni precedenti ed è a sua volta spettacolare, ricchissimo di note (interessantissime quelle di Wilson sull'incisione dell'album e sul suo intervento), saggi, foto, testi e ogni sorta di materiale documentario.Ancora una volta, in sostanza, un lavoro promosso con lode, assolutamente imperdibile.
80/100
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Ian Anderson: voce, flauto traverso e chitarra folk Martin Barre: chitarra elettrica John Evan: organo e pianoforte Jeffrey Hammond: basso Barriemore Barlow: batteria David Palmer: arrangiamenti orchestrali e direttore d'orchestra Rita Eddowes: violino Elizabeth Edwards: violino Patrick Halling: violino Bridget Procter: violino Katharine Tullborn: violoncello
Anno: 2014 Label: Chrysalis Genere: Progressive/Blues/Folk Rock
Tracklist: Disco 1 01. Minstrel In The Gallery (2015 Steven Wilson remix) 02. Cold Wind To Valhalla (2015 Steven Wilson remix) 03. Black Satin Dancer (2015 Steven Wilson remix) 04. Requiem (2015 Steven Wilson remix) 05. One White Duck (2015 Steven Wilson remix) 06. Baker St. Muse (2015 Steven Wilson remix) 07. Baker St. Muse - Pig-Me And The Whore (2015 Steven Wilson remix) 08. Baker St. Muse - Nice Little Tune (2015 Steven Wilson remix) 09. Baker St. Muse - Crash-Barrier Waltzer (2015 Steven Wilson remix) 10. Baker St. Muse - Mother England Reverie (2015 Steven Wilson remix) 11. Grace (2015 Steven Wilson remix) 12. Summerday Sands (2015 Steven Wilson remix) 13. Requiem - Take 1 (2015 Steven Wilson remix) 14. One White Duck - Take 5 (2015 Steven Wilson remix) 15. Grace - Take 2 (2015 Steven Wilson remix) 16. Minstrel In The Gallery - BBC Version (2015 Steven Wilson remix) 17. Cold Wind To Valhalla - BBC Version (2015 Steven Wilson remix) 18. Aqualung - BBC Version (2015 Steven Wilson remix)
Disco 2 01. Introduction (The Beach Part II) 02. Wind Up 03. Critique Oblique 04. Wond'ring Aloud 05. My God / a. Flute Solo Including: God Rest Ye Merry Gentlemen/Bouree/Quartet. b. Living In The Past. c. My God (Reprise) 06. Cross-Eyed Mary 07. Minstrel In The Gallery 08. Skating Away On The Thin Ice Of The New Day 09. Bungle In The Jungle 10. Aqualung 11. Guitar Improvisation 12. Back-Door Angels 13. Locomotive Breath with improvisation and including Hard Headed English General and Back-Door Angels (Reprise)
   

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