Bologna, 6 Ottobre 2020 - Paladozza
Allestire l’opera in un Palasport in forma semiscenica è una scelta non semplice, ma rappresenta un nobile e coraggioso tentativo di resistenza alle difficoltà opposte dalla attuale emergenza sanitaria. Dunque, per riprendere il discorso interrotto con l’imprevedibile lockdown di febbraio, si riparte da un titolo leggero, ma di grande solidità. Dopo il successo di Anna Bolena, in prima assoluta alla Scala il 28 dicembre 1830, la collocazione di Donizetti tra i principali compositori d'opera italiani al fianco di Rossini e Bellini fu assicurata. Il successo dell’esordio, tuttavia, non gli avrebbe garantito altrettanta gloria nei cinque lavori successivi. Frustrato dalla censura napoletana, che domandava costantemente il lieto fine, il compositore accettò di scrivere un'opera per il teatro Canobbiana di Milano e, supportato dal librettista Romani, compose la musica dell’Elisir in poco più di due settimane con un successo eclatante. Ci troviamo in presenza di un’opera buffa più che comica incentrata sul "triangolo amoroso" della volubile Adina, del suo ammiratore malato d'amore, Nemorino, e di un soldato donnaiolo, Belcore. Nemorino e Adina sono due giovani tormentati dall’attrazione reciproca, ma - alla maniera di una tipica commedia romantica - incapaci di dichiararsi l’amore l'uno per l'altro. È un racconto operistico senza tempo sulla credulità nel quale lo stile musicale trasmette superbamente le emozioni contrastanti dei partecipanti. L’ambientazione è singolarmente attualizzata nel quadro di un set cinematografico. Nemorino è in netto contrasto con l'altro corteggiatore di Adina, Belcore, un soldato vanaglorioso e aggressivo. Dove Belcore appare mondano e sfrontato, Nemorino risulta semplice e terrestre. Perché Nemorino è innamorato; Belcore è lussurioso. Maria Rita Combattelli è apparsa totalmente credibile nei panni di una Adina egocentrica, volubile, conturbante e manipolatrice denotando tecnica e musicalità ed una facilità di canto senza sforzo nella emissione del registro medioalto e un fraseggio notevole. Il basso Givi Gigineishvili (Dottor Dulcamara) ha offerto, nonostante la pronuncia non sempre felicissima, una divertente interpretazione del mercante di finti filtri d'amore, con il suo ritratto rapido e pieno di schemi inclusa la sua vivace aria introduttiva, "Udite, udite, o rustici ". Buona anche la prova finale nell’"Ei correge ogni difetto", con deliziosa scurrilità nella enucleazione delle illimitate applicazioni della sua formidabile pozione. Bene anche il Belcore messo in scena da Alberto Bonifazio, il baritono ha mostrato una solida presenza scenica e vocale ed una abile e ragionata caratterizzazione del personaggio. Klodjan Kaçani, nei panni di Nemorino, ha proposto un ritratto accattivante, forse un po’ troppo prudente, del giovane credulone denotando un fraseggio pulito ed elegante e apprezzabile tempismo comico nonché una ammirevole serietà di intenzioni e sentimenti. In "Una furtiva lagrima" ha mostrato un buon controllo dinamico senza suscitare clamore, ma esplorando l'intera gamma dell'aria prima di svanire dopo il solo incantato del fagotto in un pianissimo nebbioso. Degna e sicura la prova di Leonora Tess come Giannetta, con voce vivace ed aspra energia riversate durante l’atto II nel guidare le donne della città nel corteggiamento di massa di Nemorino. Jonathan Brandani è stato puntuale e concreto nelle direzione, l’articolazione è apparsa nel complesso nitida e supportata dall'orchestra che suonava abbastanza precisa considerando anche le difficili condizioni di esecuzione. Puntuale come sempre la direzione del coro di Alberto Malazzi.
Stagione Opera 2020 TCBO
PALADOZZA
L’elisir d’amore
Melodramma giocoso in due atti
Musica di Gaetano Donizetti
Libretto di Felice Romani
Rappresentazione in forma semiscenica
Direttore Jonathan Brandani
Regia Pablo Maritano
Maestro del Coro Alberto Malazzi
Scene Serena Rocco
Costumi Lorena Marin
Assistente ai costumi Massimo Carlotto
Luci Virginio Levrio
Coach di canto Giulio Zappa
Maestro al cembalo Hana Lee
Personaggi e interpreti
Adina: Maria Rita Combattelli
Nemorino: Klodjan Kaçani
Belcore: Alberto Bonifazio
Il Dottor Dulcamara: Givi Gigineishvili
Giannetta: Leonora Tess
Figuranti Alice Luterotti, Giuseppe Monastra, Federica Rini, Andrea Rodi
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
Nuova Produzione del Teatro Comunale con Auditorio de Tenerife e Teatro dell’opera e Balletto di Tbilisi, Georgia
PROGETTO EUROPA CREATIVA
OPERA NEXT
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Data: 06/10/2020
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