Canta perchè non sa nuotare. La memoria torna a Castel dell'Ovo, folle di turisti provenienti da mezzo mondo popolano i graziosi ristoranti di Borgo Marinaro, gratificando gli scugnizzi del modesto rione Santa Lucia. Si fa di tutto per accalappiare le generose monete: spettacoli acquatici, balzi felini ed evoluzioni di ogni genere. Ma Giovannino non se la sente di partecipare, rimane in un canto e fa suo qualche spicciolo cantando, canta perchè non è in grado di nuotare.
E' trascorso del tempo, molte cose sono mutate per Giovanni Calone, ma qualità ed energia sono rimaste immutate, tangibili ed impetuose, sulla scena di Canto perchè non so nuotare...da 500 repliche, in realtà sono oltre 600 al giro di boa felsineo, apprezzato recital di un grande artista, al secolo Massimo Ranieri.
A partire dal lontano 2007, questo show esalta piazze e teatri prestigiosi, deliziando e toccando gli animi per oltre due ore, attraverso il ricorso ad una soluzione rodata ed efficace per il brillante artista partenopeo, attorniato esclusivamente da donne.
Le cinque ballerine e la minuta orchestra, collocata su una pedana semovibile, si esibiscono nel Teatro Europa Auditorium nella cornice di una scena agile: tendaggi collocati al centro del palco che fanno capolino nei frangenti più significativi ed un fondale candido, mutevole sotto gli effetti delle luci. Garantiscono colore all'insieme le ammiccanti e spensierate coreografie messe a punto da Franco Miseria ed i costumi realizzati da Giovanni Ciacci, caleidoscopio foriero di infiniti stimoli visivi. Ranieri, raffinato negli innumerevoli cambi di abito che oscillano dal nero al bianco, muovendo attraverso il rosa ed uno sfrontato viola, stupisce il numeroso pubblico grazie al suo agile portamento, alla possenza fisica e la vitale espressività del volto, tracciato da innumerevoli sfumature.
Facendo ricorso ad invidiabili tecnica ed emozione, recita e canta e senza risparmiarsi tutti i grandi successi di una carriera: ”Se bruciasse la città”, “Vent'anni”, “Rose Rosse”, “Erba di casa mia”, “Perdere l'amore” e propone un tributo accorato ai migliori cantautori (Lauzi, Endrigo, Paoli, Aznavour, Bindi, Tenco).
Le interpretazioni fornite sono tutte dense, gravide di sentimento, talora lievi, attraversate da una vena ironica capace di allontanare il dolore, da quel sorriso disilluso proprio delle grandi personalità partenopee. La città napoletana è del resto sempre in primo piano, non soltanto attraverso la proposta di brani come ”Reginella”, ma anche celata nelle pieghe di movenze rapide e sinuose, nell'azione malandrina, nella mimica del volto mutevole e plastica. Sorprendente constatare come l'emissione vocale risulti limpida e non soffra mai delle pose a tratti innaturali, da ballerino voluttuoso ed elastico.
Ranieri appare irresistibile nell'impiego di tutti gli strumenti espressivi, abile in un tip tap (coperto, ahimè, dagli applausi spesso poco puntuali del pubblico) accanto ad un giovane e promettente ballerino, immagine cangiante di un artista davvero completo.
Piacevoli i frangenti delle conversazioni con il pubblico e l'orchestra, nel quadro dei quali l'artista traccia le fasi salienti della sua infanzia a Napoli e gli esordi artistici: muovendo sapientemente dal dialetto napoletano all'italiano, non disdegnando qualche guascona citazione del dialetto bolognese.
Un successo, quello di Ranieri, che si alimenta del suo smisurato amore per il palcoscenico e del suo attaccamento al pubblico. Il piacere, in altre parole, di ricevere e trasmettere emozioni.
Degna di nota l’orchestra tutta al femminile: energico e commovente il puntuale quintetto d’archi, molto efficaci gli arrangiamenti che lasciano emergere ora un sax appassionato ora un ostinato di chitarra. Interessanti anche gli interventi di una vocalist che sottolinea il cantato dell’artista in una fusione di animi, maschile e femminile, che si respira per tutta la durata del concerto.
Ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri
Costumi di Giovanni Ciacci
Coreografie di Franco Miseria
Light designer Maurizio Fabretti
Regia di Massimo Ranieri
Data: 13/02/2012
Luogo: Bologna - Teatro Europa Auditorium
Genere: Cantautorato