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Rigoletto
Bologna, 17 Novembre 2016

Bologna, 17 Novembre 2016 - Teatro Comunale

Rigoletto è un dramma greve, ogni cosa è evidente nella messa in scena e sconvolgente nella sua ineludibilità. Ogni personaggio è infingimento, ogni elemento rappresenta ciò che non è realmente e l'intera struttura, sorretta dal volto pieno e rassicurante del Duca di Mantova, cela in realtà una società in pieno sgretolamento. Ma è dramma pubblico e privato quello concepito dal Verdi ispirato da Hugo, latente, spesso sotteso, ammiccato. In un ambiente non marcato temporalmente, si alternano personaggi eccessivi in costumi succinti e atteggiamenti orgiastici. Ecco perché l'allestimento voluto da Alessio Pizzech, deliberatamente sboccato, sembra in parte tradire nel suo coraggio la potenza di una deflagrazione mai integralmente disvelata nell'architettura originaria. Interessante invece l'idea di una Gilda-bambola che il padre Rigoletto custodisce gelosamente, unico bene, in una teca armadio quasi a salvaguardarla dall'incedere inesorabile del tempo.

Il primo Rigoletto (Vladimir Stoyanov), forse perché intimorito da una condizione di salute non ottimale che lo ha portato ad interrompere il duetto con Gilda nel primo atto, è parso insicuro ed emotivamente distaccato dal personaggio; il sostituto (Devid Cecconi), pur con un maggior coinvolgimento scenico, ha cantato un po’ ingolato, forse per aver dovuto sostituire il collega pur avendo preso parte alla recita della sera precedente. Ottima l’interpretazione del Duca di Mantova (Celso Albelo), chiara la dizione e potenti e sicuri i suoi numerosi interventi; preziosa è parsa la voce cristallina di una Gilda-bambina (Irina Lungu), calata in un contesto giocoso e insieme drammatico che la porta ad esplorare nel tempo brevissimo di un rapimento una rosa di sentimenti volutamente accelerati dall’avvicendarsi rapido ed implacabile degli eventi. Ben calata nel personaggio volitivo una Maddalena (Rossana Rinaldi) che sostiene efficacemente il celebre quartetto del secondo atto “Bella figlia dell’amore” ed uno Sparafucile dal timbro cavernoso e sicuro sui bassi. L’orchestra del Teatro Comunale di Bologna interpreta impeccabilmente il gesto del M° Renato Palumbo, che sceglie tempi ed agogiche non sempre condivisibili, specie nelle parti corali.

 

Rigoletto
Vladimir Stoyanov
Devid Cecconi

Il duca di Mantova
Celso Albelo

Gilda
Irina Lungu

Sparafucile

sostituto (n.p.)

Maddalena
Rossana Rinaldi

Giovanna
Beste Kalender

Il Conte Monterone
Andrea Patucelli

Marullo
Raffaele Pisani

Matteo Borsa
Pietro Picone

Il conte di Ceprano
Hugo Laporte

La contessa di Ceprano
Marianna Mennitti

Un usciere
Michele Castagnaro

Un paggio
Marianna Mennitti

Direttore
Renato Palumbo

 

Regia
Alessio Pizzech

Scene
Davide Amadei

Costumi
Carla Ricotti

Luci
Claudio Schmid

Movimenti scenici
Isa Traversi

Assistente alla regia
Valentina Brunetti

Maestro del Coro
Andrea Faidutti

Nuova produzione del TCBO

Orchestra e Coro del TCBO

Tecnici del TCBO

 




 

Data: 17/11/2016
Luogo: Bologna - Teatro Comunale
Genere: Opera


 

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