Roma, 7 Luglio 2018 - Roma Jazz Festival - Auditorium Parco della Musica, Cavea Foto di Adriano Bellucci. Si ringrazia Roma Jazz Festival. Finalmente, per la prima volta la big band di Brooklyn fa visita alla capitale, unica tappa italiana di questo tour estivo. L’occasione è ghiottissima per vedere in azione questo fantastico gruppo di musicisti, capitanato da Michael League. Sli Snarky Puppy sono amici dai tempi del college, ora impegnati full time come session men o turnisti, ma che con questo progetto amano divertirsi e dare ampio sfogo alla vena compositiva. In ogni tour, il leader e deus ex machina della band modifica la formazione, che può contare su circa venti elementi, in base alle esigenze. League è anche produttore ed ha collaborato nel 2016 con David Crosby nella produzione e stesura di alcuni brani del disco Lighthouse. Questi musicisti sono stati in grado in pochissimi anni di ampliare sempre più la cerchia di estimatori, fino ad arrivare a vincere tre Grammy, ma soprattutto riuscendo a far apprezzare il jazz, con le sue contaminazioni, a tanti ragazzi, come ha dimostrato alla grande il concerto alla Cavea. Ben 2000 persone ma tanti giovani che hanno assiepato il parterre, curiosi di ascoltare dal vivo gli Snarky Puppy. Già dalle prime battute di "GØ" o in "Grown Folks", si denota assai bene il groove fantastico che questa micidiale macchina è in grado di produrre. Ciò che stupisce di questo collettivo è la perfetta amalgama ed interplay che la domina, in particolare tra la sezione dei fiati e quella ritmica. Il divertimento e la forte empatia che traspare tra i musicisti è palese e si trasmette a tutto il pubblico che segue l’andamento della musica con il corpo. La commistione di più generi tra il jazz contaminato, rimandi rock ed il funk dei venerabili Parliament di George Clinton (come testimonia la ripresa del refrain di Give Up The Funk durante il live) producono una miscela musicale in grado di magnetizzare il pubblico, anche se non mancano momenti più fusion e meno viscerali di grande pregio, ma sicuramente meno digeribili dai più rockettari. I momenti improvvisativi sono tanti e spiccano su tutte le notevoli qualità di Mark Lettieri alla chitarra e Bobby Sparks alle tastiere che ricorda molto nel proprio approccio, quello di George Duke. League ha invece un profilo più defilato ed estremamente impegnato a tessere la dinamica ritmica, ma anche lui si ritaglia uno spazio per un solo compassato. Non poteva mancare al repertorio la bellissima "Shofukan" introdotta dall’arpeggio dal caratteristico rimando orientale che esplode nella parte centrale in un tripudio corale della sezione brass, sostenuta dal riff di chitarra dal sapore molto crimsoniano. L’encore si conclude con l’immancabile e sbarazzina "Lingus", il brano probabilmente più rappresentativo degli Snarky Puppy che salutano visibilmente contenti il pubblico romano decisamente partecipe e soddisfatto dell'intensa serata appena trascorsa. |
Michael League: basso Data: 07/07/2018 Setlist:
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