Home Recensioni Live Calibro 35 - Roma, 23 Febbraio 2018

Calibro 35
Roma, 23 Febbraio 2018

Roma, 23 Febbraio 2018 - Monk Club

Sono passati praticamente due anni dall’ultimo tour S.P.A.C.E.  I Calibro erano rimasti silenti nell’ultimo periodo ed una paura che non li avremmo rivisti per parecchio tempo aleggiava di fatto nell'aria. In ballo ci sono i numerosi impegni di Enrico Gabrielli con i propri progetti personali, i The Winstons ed il prestigioso supporto a P.J. Harvey, Fabio Martellotta è sempre molto dedito a collaborazioni e lavori di composizione, senza dimenticare Fabio Rondanini, ormai membro stabile degli Afterhours e Luca Cavina, anch’esso impegnato con gli Zeus! ed ulteriori progetti.

E, invece, ecco che la band milanese sfodera a sorpresa il nuovo disco Decade, un lavoro davvero ambizioso con il quale i Calibro 35 realizzano una vera e propria colonna sonora per un film immaginario. In esso hanno riversato tutti gli stilemi che hanno caratterizzato l’evoluzione del proprio sound, senza dimenticare la forte impronta Morriconiana da cui hanno attinto moltissimo. Non a caso proprio il giorno precedente della data al Monk, il gruppo ha omaggiato a Londra il compositore romano, con un set ad hoc dal titolo Ennio Morricone Songbook.

Ho aspettato con ansia la data romana, Decade è un lavoro che suona in maniera magistrale e sprigiona un vigore notevole. L’esperienza live doveva comprovare ciò, considerato anche il fatto che per la data del Monk, i Calibro avrebbero riproposto l'intero disco con una lineup allargata a fiati e archi. Il risultato è andato oltre ogni aspettativa. Ad aprire la serata è stato il fido compagno di Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, percussionista e vibrafonista, membro aggiunto dei Calibro in questo disco. Il musicista, saluta tutti in maniera molto ironica, presentando rapidamente due brani di musica contemporanea, estratti dalla collana 19'40'' curata da lui ed Enrico Gabrielli. De Gennaro tranquillizza tutti sottolineando come “ok,  siete venuti per ascoltare i Calibro, ma vi romperò le palle con un po’ di musica sperimentale, voi continuate a chiacchierare e a bere mentre io faccio i miei pezzi”. Il primo pezzo è di David Lang, una successione di sette note al vibrafono, ognuna associata ad un rumore, la struttura risulta nello scorrere del brano, decisamente complessa e psicotica. Il secondo è un brano di Edmund Campion,  (Losing Touch) compositore di musica elettronica, commistione di pattern elettronici e progressioni melodiche su vibrafono.

Sono ormai le 23 ed il collettivo milanese si presenta sul palco, coadiuvato dalla sezione di tre elementi alla tromba (Marco Cisilino), trombone (Federico Pietrantoni) e sax (Beppe Scardino) mentre agli archi Angelo Maria Santisi (violoncello) e Roberto Izzo (violino).

La prima parte della scaletta è tutta volta alla riproposizione del nuovo lavoro Decade. Fin dalle primissime battute di Psycheground e della sbarazzina Superstudio c’è tutta l’esplosività funk dell’ensemble che oscilla tra panorami jazzistici, ricchi di contrappunti e movenze più votate al beat. E' in particolar modo in Ambienti e nella ripresa del suo tema in Agogica, che risalta molto bene l’ottimo lavoro di sovrapposizione tra brass e archi. Questi due brani, in particolare, hanno forti rimandi alla lezione Morriconiana. Martellotta giganteggia assieme a Gabrielli, il primo si divide tra chitarra e synth, lavorando in maniera febbrile sulla tessitura del suono, come nella magniloquenza orchestrale di Archizoom. Dall’altra, il polistrumentista toscano si occupa sia della sezione fiatistica, delle tastiere che della direzione a cui è particolarmente votato. Cavina ha un approccio chirurgico al sostegno della ritmica che tiene assieme al tocco di  Rondadini alla batteria, contenendo la sua vigorosità virtuosistica che lo caratterizza negli Zeus!. L’atmosfera è davvero elettrizzante, la sala del Monk apprezza decisamente la potenza sonora dell’ensemble che restituisce Decade in tutta la sua espressività possibile. Non mancano momenti più industrial nella breve sezione Polymeri, in cui la formazione si riduce a tre elementi, tra Rondanini che riproduce suoni stridenti e De Gennaro che costruisce una sequenza di suoni al vibrafono.

La seconda parte del live è maggiormente incentrata su una rapida carrellata dei precedenti lavori, a partire dalla electro-funk Ungwana Bay Launch Complex, in cui a far da padrona è la dinamica linea di chitarra di Martellotta, per poi fiondarsi nella sbarazzina S.P.A.C.E. estratta dall’omonimo disco in cui i Calibro 35 hanno virato verso lidi spiccatamente space-rock. Lo show prosegue con estratti da Traditori di Tutti e da Ritornano Quelli Di... Calibro 35 come Giulia Mon Amour e Piombo in bocca, chiudendo il set con l’evocativa ed epica Travelers, in cui s'innestano sapientemente le melodie dilanianti d'archi e vibrafono. C’è ancora spazio per due bis, CLB35, brano extra escluso da S.P.A.C.E. e la Morte Accarezza a Mezzanotte, omaggio all’omonima colonna sonora del film, qui dilatata rispetto al disco in un gioco di incastri tra gli strumenti, terminante in una breve presentazione/saluto di tutti i membri, i quali si dilettano a turno in un breve assolo (ad eccezione di Cavina e Gabrielli).

Che dire, è stata un’esperienza fantastica, da cui si spera venga estratto una registrazione video. Questa prima parte del tour si è dimostrata ,forse, davvero la migliore in assoluto in quanto ad amalgama raggiunta tra i musicisti e capacità di comporre e suonare con maestria, brani tecnicamente e qualitativamente di pregevole fattura. Non c’è modo migliore per questo gruppo di di festeggiare i dieci anni di attività. I Calibro 35 sono senza mezzi termini, uno dei migliori collettivi in circolazione in Italia ed estremamente apprezzato all’estero. Complimenti di cuore e ci vediamo presto!

 


Enrico Gabrielli: organi, fiati
Luca Cavina: basso
Fabio Rondanini: batteria, percussioni
Massimo Martellotta: chitarra, synth
Tommaso Colliva: suoni

Con
Sebastiano De Gennaro: vibrafono, percussioni, elettronica
Angelo Maria Santisi: violoncello
Roberto Izzo: violino
Marco Cisilino: tromba
Federico Pietrantoni: trombone
Beppe scardino: sax baritono, clarinetto basso

Data: 23/02/2018
Luogo: Roma - Monk Club
Genere: Rock/Funk

Setlist:
01. Psycheground
02. Superstudio
03. Faster Faster!
04. Pragma
05. Modulor
06. Archizoom
07. Ambienti
08. Agogica
09. Polymeri
10. Modo
11. Ungwana Bay Launch Complex
12. S.P.A.C.E.
13. Piombo in Bocca
14. A Future We Never Lived
15. Macchine Nello Spazio
16. Giulia Mon Amour
17. Notte In Bovisa
18. Travellers

Encore:
19. CLBR35
20. La Morte Accarezza a Mezzanotte

 

 

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