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Passato il Natale, il Granducato Di Metallo in collaborazione con l’Exsenzia Club di Prato ha organizzato una serata di metal estremo, tanto per ricordare che nemmeno le festività possono fermare la voglia di heavy degli headbangers pratesi. La manifestazione innanzitutto, è stata l’ottima occasione per vedere all’opera gli Handful Of Hate, non più oggetto misterioso del black nostrano, ma finalmente realtà rinnovata nella line-up ed anche nella voglia di tornare a calcare con prepotenza i palchi nostrani. Ad aprire per loro sono giunti dalla periferia di Firenze i thrashers Machinator e da Pisa la cover band dei Death SS, Deathless. Un bill quindi di tutt’ordine e varierà, per accontentare anche i palati più (o meno) fini ed intransigenti del pubblico toscano. Ma andiamo per ordine.
Machinator
I primi a salire sul palco, a pochi minuti dalle 23 sono stati i Machinator, che con il loro thrash debitore alla Bay Area di inizio anni ’80 hanno sciorinato uno show molto infuocato, spedito e furioso, aiutati anche dal cantante di nazionalità albanese Sajoi ottimo intrattenitore in alcuni momenti, anche dei più scatenati delle prime file, invitando loro al pogo sotto il palco. Per quanto riguarda la scaletta, la band ha proposto 5 brani inediti e 3 cover, 1 dei teutonici Kreator e 2 dei Sodom, altro gruppo tedesco più devoto allo speed\hardcore. Sulla prova on stage poco da dire, i 6 fiorentini in poco più di 30 minuti hanno tenuto bene il palco e suonato anche con la giusta perizia tecnica, proponendo anche qualche buon anthem come “Bloody Flesh” e qualche chitarra serrata con ritmica martellante in “Cracked Skull”. Molto preparati e adrenalinici.
Deathless
Dopo soli 10 minuti di pausa (per molti, nemmeno il tempo per prendersi un drink, visto la calca al bar del locale), giunge il momento dei Deathless, fedeli alla band di Steve Sylvester anche nei costumi e nel ricreare le ambientazioni dello storico gruppo di Pesaro, con croci in polistirolo e scheletri illuminati di rosso sparsi per il palco. La loro setlist è stato un greatest hits dei 31 anni di carriera dei Death SS, con classici come “Bahomet” e “Heavy Demons”, solo per citarne due, sciorinati con la giusta cattiveria e teatralità, dove la cantante Scarlet Woman, sensuale e feroce leader dei 6 pisani, ha fatto da cicerone nel sound shok gothic; perfetti anche nel riprodurre i pezzi originali, ma qualche volta un po’ freddi e distaccati nel momento in cui il pubblico era preso dallo spettacolo, i Deathless sono comunque scesi dal palco tra gli applausi per 40 minuti di concerto effettuati con grande professionalità e spirito maligno ben diffuso e pregno sulle pareti.
Handful of Hate
Finalmente siamo giunti al momento di commentare invece gli Handful Of Hate, che dopo aver aperto il tour invernale a Modena, arrivano in Toscana per la prima volta dopo la reunion di questa estate. Nicola e co. salgono sul palco col solito trucco di scena, col bianco a dominare le loro facce con rifiniture di nero, abbigliamento fatto di comode canottiere e bracciali di rito. Non c’è tempo per le presentazioni, si attacca subito con le chitarre stridule e violente di “Grotesque in Pleasure..”, i quattro sul palco sono già a loro agio, contorcendosi furiosamente al ritmo della batteria impazzita. Inizialmente ci sono dei problemi con l’acustica, il suono arriva ai presenti intervallato da fastidiosi fruscii che verranno eliminati in poco tempo, tant’è che da “Reproach In Blame” in poi tutto sarà perfetto, con Deimos sempre con pronto a fomentare il pubblico con le sue smorfie perfide ed il manico della sua chitarra puntato su di loro, mentre dall’altra parte del palco Damiano dapprima sembra essere il più emozionato, ma procedendo la sua presenza scenica aumenterà gradualmente, ritrovandosi spesso a fare headbanging con Nicola, in straordinaria forma dietro il microfono. I brani più attesi e celebrati sono stati senza ombra di dubbio “I Hate” e “Livid”, tratte dai due capolavori degli Handful (Vicecrown del 2003 e Gruesome Splendeur del 2006), senza tralasciare i due inediti di valore “Between Pain & Perdition ” e “The Horny And The Horned”, che entreranno a far pare del nuovo disco della band versiliese, previsto per il settembre 2009. Dopo solo 50 minuti abbondanti però, arriva il congedo con gli Handful visibilmente soddisfatti e felici nell’aver tradotto la loro coesione in uno show davvero perfetto sotto il punto di vista tecnico. In Italia, che piaccia o meno, sono tra le migliori realtà black metal, ed esibizioni come questa non fanno altro che testimoniare il valore della loro opera. I Hate Your Voice! I Hate Your Breath!
Handful of Hate:
Nicola B.: Chitarra e voce
Andrea B.: Batteria
Deimos: Chitarra
Damiano: Basso
Deathless:
Mescalina: Voce
The Puppet: Tastiere
Scarlet Woman: Voce
The Beast: Chitarra
The Cyborg: Batteria
The Invisible Man: Basso
Machinator:
Giovanni: Chitarra
Niccolò: Chitarra ritmica
Sajoi: Voce
Iacopo: Basso
Niccolò: Batteria
Data: 27/12/2008
Luogo: Prato - Exenzia
Genere: Death/Black Metal
Setlist:
Handful of Hate:
01. Grotesque In Pleasure, Rotten In Vice
02. The Slaughter Of The Slave-Gods
03. Reproach And Blame
04. Boldy Erected
05. Livid
06. Between Pain And Perdition
07. Kept Order
08. I Hate
09. The Horny And The Horned
Deathless:
01. Let The Sabbath Begin
02. Bahomet
03. Where Have You Gone
04. Horrible Eyes (Bambola Assassina)
05. Baron Samedi
06. Tallow Doll (Fetish Doll)
07. Scarlet Woman
08. Flesh And Bones (La Morte)
09. Heavy Demons
10. S.I.A.G.F.O.M.
11. Vampire (Battesimo Del Sangue)
Machinator:
01. Bang Your Hand (intro)
02. Cracked Skull
03. Torture & Pain
04. Extreme Aggression (cover Kreator)
05. Too Sion Too Old
06. Remember Me Fallen (cover Sodom)
07. Bloody Flesh
08. Agent Orange (cover Sodom)