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Praying Mantis
Sanctuary

Nati 35 anni fa in Inghilterra per iniziativa dei fratelli Troy, i Praying Mantis si ritrovarono senza quasi volerlo nel calderone della New Wawe Of British Heavy Metal quando nel 1981, diedero alle stampe l'album Time Tells No Lies, tutt'oggi definito il loro masterpiece. Nonostante furono accostati a fenomeni quali Tygers Of Pan Tang, Iron Maiden (con la quale condivisero un tour nel 1981), Diamond Head ecc.ecc. più per provenienza geografica che per un discorso stilistico, non riuscirono mai a godere di un forte consenso di pubblico, arrivando presto ad uno scogliemto con conseguenziale reunion nel 1990 con al microfono le ex "vergini di ferro" Paul DiAnno al microfono e Dennis Stratton alla batteria. Ma anche questa formazione durò poco, cosi che bisogna arrivare al 2007 per la definitiva rinascita che si conclude oggi con un contratto con la Frontiers e questo Sanctuary.

Fatta questa doverosa premessa storica, più per dare il giusto risalto ad una band che comunque ha visto il suo periodo migliore in un contesto storico che tutt'oggi continua ad avere consensi planetari, i Praying Mantis continuano il loro discorso a metà strada tra un Hard Rock elegante con chiare influeze melodiche che spesso sfociano nell'AOR, sopratutto grazie alla voce molto calda ed espressiva di Mike Freeland; quindi niente cavalcate Metal o riff secchi e monolitici, come ben ha dimostrato anche il singolo Lonely Way Home", pubblicato lo scorso mese e che ha conti fatti è una ballata crepuscolare molto intensa. Tutto sommato da controaltare, qualche inscursione in un sound più duro e veloce si ha con la discreta "So High" e "Touch The Rainbow", che premia la sezione ritmica e l'ottimo lavoro di cessellatura delle due chitarre. Difficile stabilire se un pezzo come "Highway" sia più debitrice ai migliori Def Leppard oppure al romanticismo dei Bon Jovi, ma resta il fatto che il brano in questione non convince, cosi come "Threshold Of A Dream[" prova a mordere, ma risulta un esercizio di stile senza essere incisiva.

Nel complesso questa prova numero 9 in studio dei Praying Mantis risulta essere senza infamia e senza lode, alternandosi tra pezzi buoni ed altri meno, dove però è riscontrabile una grande voglia di ricostruire da qui una carriera troppe volte stoppata bruscamente, riproponendosi e ridimensionandosi nella maniera giusta. Per tutti i fan della band adesso, lìappuntamento è per il prossimo 25 settembre, quando si esibirà per la prima volta in Italia per la 4° edizione del Play It Loud Festival.

62/100


Mike Freeland: Voce
Andy Burgess: Chitarra
Benjy Reid: Batteria
Tino Troy: Chitarra e voce
Chris Troy: Basso e voce

Anno: 2009
Label: Frontiers
Genere: Hard Rock/AOR

Tracklist:
01. In Time
02. Restless Heart
03. Tears In The Rain
04. So High
05. Lonely Way Home
06. Touch The Rainbow
07. Threshold Of A Dream
08. Playing God
09. Highway
10. Sanctuary

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