Possono la musica classica cinese e italiana convivere sullo stesso palco? La risposta è certamente positiva, come ha dimostrato "East Meets West", evento rientrante in un vasto progetto incentrato sugli scambi culturali tra Cina e vari paesi del mondo, noto come Image China (attivo dal 2009), che persegue il principale scopo di promulgare la musica tradizionale e contemporanea cinese nella principali sale da concerto del mondo. Quanto sopra è promosso dal China Arts and Entertaiment Group, più conosciuto con l'acronimo CAEG, noto ensemble cinese che si occupa di cultura ed intrattenimento e che, in media, organizza oltre 5.000 eventi l’anno. A fare da trait d'union tra le due culture è certamente "Mo li Hua" (in cinese 茉莉花), famoso brano folk cinese, significativo frammento della "Turandot", composto sotto l'Impero Qianlong, periodo della Dinastia Qing (pezzo già conosciuto in occidente a partire dal 1806, divenuto poi noto grazie all'interessamento di Giacomo Puccini, che lo volle includere nella nota opera lirica). La tracklist è suddivisa equamente tra oriente e occidente, da cui il titolo, con l'impiego di musicisti e cantanti di pregio, cinesi ed italiani: Junping Qian (già a capo della Royal Scottish National Orchestra e del New York Summer Classical Music Festival di Long Island) è il direttore dell'orchestra Roma Sinfonietta; la giovane violoncellista La Li, che ha colpito chi scrive tanto per la genuina eleganza della sua postura, quanto per la sobria compostezza della sua esecuzione, è la prescelta per il pezzo “Living the Dream” di Jiping Zhao; la soprano Bingbing Wang è coinvolta nell'esecuzione di "Pamir La mia bellissima città" e, assieme al tenore Gianluca Sciarpelletti, in "Il Fiume Azzurro" di Shiguang Wang; il violinista Wei Lu è impegnato in "The Butterfly Lovers" di Gang Chen e Zhanhao He (unica nota stonata della sua esecuzione è stata una subitanea interruzione, dovuta a problemi con lo spartito, che ha obbligato l'orchestra ad un stop forzato, pur brevissimo). La soprano Bing Bing Wang e il tenore Gianluca Sciarpelletti Va inoltre precisato che la menzionata Roma Sinfonietta (ensemble collettivo costituito nel 1994), vanta la presenza di esponenti orientali quali la violinista Miwa Shiozaki e le violoncelliste Kyung Mi Lee e Rina You. In programma, senza solisti, oltre al già citato "Fiori di Gelsomino" di Puccini, anche il notissimo "Nuovo Cinema Paradiso" di Ennio Morricone. “Il concerto è un evento importante dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina", aveva dichiarato alcuni giorni prima dell'evento Xu Rong, responsabile dell’ufficio culturale dell’Ambasciata Cinese, “sarà una gioia tornare ad ammirare artisti cinesi ed italiani assieme in un palcoscenico dopo tanto tempo“. Sullo sfondo, il magniloquente scenario del Teatro dell'Opera di Roma, peraltro sublimato da un'organizzazione impeccabile che, forte di uno stuolo di risoluti hostess e stewart, ha doverosamente impedito l'accesso in platea ai ritardatari, obbligandoli a ripiegare su posti laterali/sopraelevati. La violoncellista Li La Questa recensione si riferisce alla esibizione del 25 giugno 2022. |
Junping Qian: Direttore Teatro dell’Opera
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