Interessante debutto per gli Sharazad, trio lombardo nato agli inizi del 2015 dalle ceneri dei Bosphore. L'EP omonimo è composto da quattro brani introspettivi, dal retrogusto amaro, nei quali è evidente lo sforzo di creare atmosfere cupe e rarefatte. “Dinamiche” gioca su un riuscito contrasto fra asprezza e melodia. Una chitarra consolante e il ritmo tribale di “Agosto” ci accompagnano in territori vicini alla psichedelia degli anni ’70 (leggasi Doors). La conclusiva “Arvo” è la traccia più sperimentale, dove synth, rumori vari e voci di sottofondo si intrecciano per tessere l’ideale accompagnamento ad un viaggio di notte in metrò verso lidi misteriosi. Una nota di merito alla copertina in stile art nouveau, opera di Giulia Ratti, che riporta alla mente i lavori di John Dyer Baizley per i suoi Baroness. |
Alessandro Moroni: Chitarra elettrica, effettistica, synth, mandolino Anno: 2015
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